Cronache
Migranti, “Milioni di persone in Europa”. Andreotti e la profezia su TikTok
Lo statista scomparso 8 anni fa rivive su Tik Tok: sua la profezia dell'invasione dell'Europa da milioni di migranti e le soluzioni mai adottate
di Patrizio J. Macci
Giulio Andreotti è sbarcato sul social network Tik Tok. Avete letto e compreso bene, non è chi scrive a soffrire di allucinazioni. E lo fa con una profezia sul fenomeno dell’immigrazione, un video che ha raggiunto migliaia di click dopo poche ore.
Un cameo del valore di una perla nera che svela la caratura dello statista scomparso otto anni fa qualora ce ne fosse ancora bisogno.“Ci saranno milioni e milioni di persone che sfonderanno i confini dell’Europa. Sarà la marcia dei Tartari se non intensificheremo quello che stiamo facendo, se noi non mettiamo questi paesi in condizione di avere una condizione di vita che sviluppi la loro vocazione artigianale, turistica, industriale”.
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♬ suono originale - Tiktok Prima Repubblica
Il video è su una pagina celebrativa della Prima repubblica, quindi ascrivibile ai primi Anni novanta. Andreotti è in forma smagliante, determinato e deciso; usa un esempio colto come quello del libro di Dino Buzzati per dare una forma palpabile alla platea dei presenti della marea di possibili immigrati che negli anni a venire sarebbero potuti arrivare se non si fossero incentivati gli aiuti nei loro territori, parla di industria, turismo e agricoltura da incentivare immediatamente per scongiurare un dramma simile. Tutte le altre proposte o critiche (“devono aiutarsi tra di loro” -i Paesi del continente africano- “perché abbiamo tanti problemi noi in Italia”) “sono materiale buono per scrivere libri”, conclude Andreotti.
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E’ un’analisi concreta la sua, certo la situazione geopolitica era profondamente diversa. Le uova erano ancora tutte nel paniere (la Primavera Araba neanche immaginabile) e i conflitti tra stati nazionali africani limitati. Eppure Andreotti antevedeva, o forse aveva capito che sarebbe stato impossibile mantenere un equilibrio simile per sempre. E l’Italia sarebbe stato il primo Paese investito dallo tsumami migratorio. Alcuni commentano il suo intervento a pie’ di pagina sostenendo quanto una simile previsione fosse relativamente semplice da pronunciare, ma sfido chiunque a registrare una testimonianza simile consegnata a un video, quindi scolpita e autografata nella pietra, a sotterrarla nell’ipotalamo di miglia di ore di comizi, interventi in sedi istituzionali, meeting e a rispolverare il contenuto tra venti trent’anni.
Forse Andreotti aveva dati e analisi che mancavano ai più, ma -visto come è andata a finire- nessuno ha ascoltato le sue parole. Il tempo c’era tutto per porre rimedio a quello che stava per accadere. Poco o nulla di quanto consiglia nel suo intervento è stato fatto.Forse non sarebbe bastato, ma in parecchi casi nemmeno si è cominciato. Andreotti, come il Tenente Drogo raccontato nel romanzo di Buzzati, era certo che i Tartari sarebbero arrivati dal confine. Sarebbe bastato ascoltare Andreotti o leggere Buzzati. Al momento politici come Andreotti “scarseggiano” e il romanzo è divenuta una tragica e dolorosa realtà. A questo punto ci si accontenterebbe anche solo di politici che abbiano almeno letto Buzzati.