Cronache

Migranti, Moavero: "Distribuzione in Europa, filtri sui visti e porti franchi"

Migranti, Moavero, distribuzione in Europa e porti franchi

Enzo Moavero Milanesi illustrera' il piano italiano migranti domani a Bruxelles al Consiglio Affari Esteri per una riflessione con i colleghi europei: ci lavora dal giorno in cui fu nominato ministro degli Esteri, ne ha parlato giovedi' scorso con il premier Giuseppe Conte e con il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Lo annuncia in un'intervista al Corriere della Sera.

Migranti, Moavero: "Filtri sui visti e porti franchi, distribuiti in Europa"

"Negli ultimi tempi - spiega - ci sono stati accordi sulla distribuzione dei migranti fra Paesi prima dello sbarco. Ma non possiamo continuare a procedere caso per caso, cercando ogni volta soluzioni d'emergenza. Bisogna trovare un meccanismo strutturato, di carattere stabile". Per il ministro, bisogna uscire "dalla tirannia delle emergenze e dell'emotivita'. Obiettivamente, sui flussi migratori sino ad oggi ogni Paese tende a reagire in maniera sovranista. Ma riusciremo a governarli solo con una vera politica europea equilibrata, fatta di molti elementi". Secondo Moavero, "il primo livello e' fare di piu' prima che le persone inizino a migrare. Occorrono investimenti maggiori, con finanziamenti sufficienti, nei Paesi dai quali si parte": "si puo' pensare anche all'emissione di appositi titoli europei di debito". Inoltre, "e' giusto che quei migranti che legittimamente chiedono asilo possano farlo in luoghi il piu' possibile vicini a quelli che sono costretti a lasciare".

Migranti, Moavero: domani presentiamo il nostro piano all'Europa

Significa che ci sarebbe una distribuzione dei rifugiati in Europa? "Il sistema funziona - osserva il ministro - solo se un numero sufficiente e consistente di Stati Ue aderisce. Specie i piu' grandi. Per la ripartizione ci vuole un metodo con criteri oggettivi e chiari". Sulla possibilita' di riportare missioni navali europee nel Mediterraneo, Moavero risponde positivamente ma la condizione e' che vengano stabilite "regole idonee": "le missioni europee nel Mediterraneo non possono continuare a prevedere che tutti i salvati siano portati in Italia". Per il ministro, inoltre, "c'e' una strada per ridurre gli oneri per lo Stato dove sbarcano i migranti. Lo sbarco va scollegato dal concetto di 'primo arrivo' stabilito da Dublino e i migranti andrebbero accolti in 'aree franche' da crearsi nei vari Paesi Ue". "Si tratterebbe di centri controllati", "tutti i Paesi Ue affacciati sul Mediterraneo potrebbero averne. Ma il soggiorno di chi sbarca sarebbe di pochi giorni, perche' poi le persone andrebbero subito distribuite anche in altri Stati Ue dove si verificherebbe il loro diritto all'asilo. Cosi', operando su numeri ripartiti e minori, tutto procederebbe meglio".