Cronache
Migranti, nasce ResQ, nuova nave umanitaria italiana nel Mediterraneo
Batterà bandiera italiana e si ispira alla Costituzione la nuova nave di salvataggio dei migranti nel Mediterraneo. Nasce a Milano ResQ-People Saving People, associazione e da pochi giorni anche Onlus, fondata da un piccolo gruppo di amici, professionisti di varia natura. Presidente onorario l'ex magistrato Gherardo Colombo: “L'articolo 32 della Costituzione dice che la Repubblica tutela la salute di tutti, senza distinzione di religione, etnia, nazionalità. Insomma, chiunque -ha detto alla presentazione del progetto-. La Repubblica, tutti noi, ci prendiamo cura delle persone. La Costituzione è molto inclusiva”.
Il progetto prevede principalmente due attività: una in mare e una in terra. L’attività in mare prevede un team di professionisti e volontari per prestare soccorso e raccogliere le testimonianze di quanto accade a poche miglia dalle nostre coste. Questo sarà reso possibile grazie a una nave da circa 40 metri con 10 persone di equipaggio per il funzionamento, e 9 tra medici e infermieri, soccorritori, mediatori giornalisti e fotografi. Due gommoni veloci invece, assicureranno gli avvicinamenti alle imbarcazioni in difficoltà e il salvataggio dei passeggeri. L’attività in terra consiste nell’informare l’opinione pubblica attraverso i media, le scuole e gli incontri pubblici per creare una società più consapevole, rispettosa dei Diritti Umani e accogliente.
La nuova nave umanitaria italiana ha l'appoggio di Filippo Grandi, Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, che è intervenuto alla presentazione. “Applaudo a questo iniziativa, mi sembra importante che l'abbiate presa adesso. Spero sia un messaggio che viaggi anche al di là dei confini italiani perché spetta a tutta l'Europa salvare le persone. Mi sembra quasi immorale che ancora discutiamo se è giusto o non è giusto salvare gli essere umani. È un obbligo, ma abbiamo bisogno della società civile perché gli Stati finora non sono stati all''altezza. La vostra è quindi un'iniziativa moralmente giusta e assolutamente indispensabile”.
L’acquisto e l’allestimento di una nave per attività di Search and Rescue, e il suo finanziamento per un anno, costano 2,1 milioni di euro. La cifra minima per avviare il progetto è di 1 milione di euro, ovvero il costo della nave, della preparazione, allestimento e il funzionamento per i primi 3 mesi di attività. Per questo saranno avviate campagne di crowdfunding.
“Ad oggi ResQ conta 130 associati -spiega Luciano Scalettari, giornalita e presidente di ResQ-. Contiamo di diventare mille prima della fine dell’estate. L’imbarco dei mille sarà lo slogan di questa campagna associativa dedicata a tutti gli italiani che non vogliono più rimanere a guardare di fronte a queste inutili stragi. Sappiamo che quello che ci proponiamo di fare è un’impresa complessa, difficile. Ma da quando è nata l’associazione, giorno dopo giorno, abbiamo trovato e continuiamo a trovare sempre nuovi compagni di strada: volti noti e persone comuni, ingegneri, studenti, magistrati, pensionati, giornalisti, scrittori, operatori umanitari, persone di religioni diverse mosse tutta dal valore fondamentale del diritto alla vita”. Il sito della onlus www.resq.it.
Pubblicato su Redattore sociale