Cronache
Milan Kundera, morto l'autore de "L'insostenibile leggerezza dell'essere"
Lo scrittore ceco aveva 94 anni. Si era stabilito in Francia negli anni '70, dopo essere stato espulso dal regime comunista della Cecoslovacchia
Fra i suoi altri romanzi: "La vita è altrove", "Amori ridicoli", "Il libro del riso e dell’oblio" per cui gli fu tolta la nazionalità ceca (nel 2009 accettò quella onoraria di Brno), "La lentezza" che attaccava il capitalismo. Cresciuto nella Cecoslovacchia comunista, era stato espulso dal partito nel 1950 e riammesso nel 1956, ha fatto diverso lavoro prima di diventare insegnante all’Istituto di studi superiori cinematografici di Praga. Di nuovo espulso nel 1970 -per essersi schierato apertamente a favore della cosiddetta "Primavera di Praga" - aveva perso il lavoro e i suoi testi erano stati ritirati dal commercio e dalle biblioteche. Tuttavia, proprio le sue opere sul lato oscuro del totalitarismo comunista gli fecero guadagnare fama all'estero e la possibilità di emigrare con la moglie Vera Hrabánková in Francia, che nel 1972 divenne ufficialmente la sua seconda patria, grazie all'interessamento del presidente francese François Mitterrand.
Tra i molti riconoscimenti ricevuti da Kundera ci sono: il premio Mondello del 1978 e il Gran premio di letteratura dell'Accademia francese del 2021.