Cronache
"Mio figlio al centro della casa”. E Il salotto diventa la stanza di Simone
La storia di una madre caregiver, Sara Bonanno, e del lieto fine per una delle piccole battaglie quotidiane che affrontano le famiglie delle persone disabili
Grazie all'associazione “ Margherone fa cose", - prosegue il Redattore Sociale - Sara ha avviato una raccolta fondi e in poche settimana ha raccolto la somma necessaria per la realizzazione dei lavori: “Le donazioni sono arrivate soprattutto da altri caregiver familiari, ma ci sono stati anche volontari che sono venuti a fare piccoli lavori, o mi hanno donato qualche oggetto: c'è stato un aiuto incredibile, soprattutto da parte di persone che non hanno grandi somme di denaro. Insomma, ci sono tante persone che devo ringraziare e lo faccio con tutto il cuore.
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Oggi Simone è nella sua stanza, al centro della casa, inondato dalla luce e dai rumori del giardino. Per lui la vita è diventata più bella e anche per me, che posso prendermi cura di lui facendo un po' meno fatica. È ciò di cui ogni persona con grave disabilità ha bisogno: sentire che il mondo le viene cucito addosso. L'isolamento va bene per chi sta bene: ma chi sta male, deve sentire il mondo intorno a sé, non vivere in una stanza buia e silenziosa, magari con la porta chiusa.
Ora mancano solo i cartelli sugli armadi: "Sono i cartelli che Simone ha voluto che fossero scritti e attaccati sugli armadi, per aiutare chi si avvicina a lui a relazionarsi in modo adeguato. Li attaccherò nei prossimi giorni, perché la stanza di Simone possa tornare a parlare di lui e con lui”.