Montante, indagato anche Crocetta: "Video hard per ricattarlo"
Caso Montante, indagato anche Crocetta: video hard per ricattarlo. Lui si difende: "Io vittima di uno scontro interno a Confindustria"
Corruzione, caso Montante: indagati Crocetta e vertice Sicindustria
L'ex presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, due ex assessori dei suoi governi, Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, sono tre degli otto nuovi indagati dell'inchiesta su Antonello Montante, arrestato con l'accusa di avere creato una rete di 'talpe' tra investigatori e 007: sotto indagine anche il successore dello stesso Montante al vertice di Confindustria Sicilia, Giuseppe Catanzaro. L'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all'abuso d'ufficio e al finanziamento illecito dei partiti. Sotto indagine pure il presidente dell'Istituto regionale per le attivita' produttive (Irsap), Maria Grazia Brandara, e gli imprenditori di Caltanissetta Carmelo Turco, Rosario Amaru', Toto' Navarra. L'indagine e' condotta dalla Procura di Caltanissetta.
Corruzione, caso Montante: anche video hard per ricattare Crocetta
Tra i mezzi utilizzati per corrompere Rosario Crocetta ci sarebbe stato un video di contenuto scabroso attinente alla vita privata dell'ex presidente della Regione Sicilia. E' una delle contestazioni mosse allo stesso Crocetta e a Antonello Montante nell'ambito dell'inchiesta per corruzione delal procura di caltanisetta, dato che l'ex presidente della Confindustria Sicilia avrebbe impedito che non meglio precisati giornalisti rendessero pubblico il video. Questa arma di ricatto sarebbe stata utilizzata da lui per inserire nelle giunte guidate dall'ex esponente del Megafono persone di sua estrema fiducia come Linda Vancheri prima e Mariella Lo Bello poi, assieme alla nomina del commissario Irsap, Maria Grazia Brandara.
Corruzione, caso Montante: Pm,a Crocetta 1 mln per posti Giunta
In cambio delle nomine degli assessori regionali Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, che avrebbero consentito all'ex presidente di Sicindustria Antonello Montante di controllare la giunta regionale, Rosario Crocetta avrebbe accettato un milione di euro, in quote da 200 mila ciascuno, da Montante e dagli altri imprenditori nisseni Carmelo Turco, Rosario Amaru' e Toto' Navarra e dall'attuale presidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro. Cosi' sarebbe stata finanziata la sua campagna elettorale del Megafono, culminata, nel 2012, nella sua elezione alla presidenza della Regione. Emerge dal nuovo filone di inchiesta della procura di Caltanissetta collegato al troncone che ha portato nei giorni scorsi all'arresto di Montante e di un manipolo di investigatori, con l'accusa di avere creato una rete di 'spionaggio' su indagini che riguardavano l'imprenditore. Crocetta, Vancheri e Mariella Lo Bello sono tre degli otto nuovi indagati dell'inchiesta, insieme a Catanzaro. L'accusa e' di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, all'abuso d'ufficio e al finanziamento illecito dei partiti. Sotto indagine pure il presidente dell'Istituto regionale per le attivita' produttive (Irsap), Maria Grazia Brandara, e gli imprenditori di Caltanissetta Turco, Amaru' e Navarra. Tra i mezzi utilizzati per corrompere Rosario Crocetta ci sarebbe stato un video di contenuto scabroso attinente alla vita privata dell'ex presidente della Regione Sicilia. L'ex presidente di Confindustria Sicilia avrebbe impedito che non meglio precisati giornalisti rendessero pubblico il video. Questa arma di ricatto sarebbe stata utilizzata da lui per inserire nelle giunte guidate dall'ex esponente del Megafono persone di sua estrema fiducia come Linda Vancheri prima e Mariella Lo Bello poi, assieme alla nomina del commissario Irsap, Maria Grazia Brandara.
Montante: Crocetta, io vittima scontro interno Confindustria
"Vengo messo in mezzo a una vicenda che non mi riguarda, la verita' e' che c'e' stato uno scontro interno a Confindustria in Sicilia, ma sono fatti che attengono all'associazione non a me". Lo dice l'ex governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. Crocetta si riferisce allo scontro tra Antonello Montante e Marco Venturi, uno dei testi chiave dell'indagine e grande accusatore dell'ex presidente di Sicindustria, dopo essergli stato per otto anni a fianco durante la "svolta" dell'associazione nella lotta alla mafia, che per i pm sarebbe stato un grande bluff messo in piedi da un 'sistema di potere'.