Cronache
Morte giornalista Patrizia Nettis, l’avvocato di famiglia: "C'è un indagato"
I familiari della donna trovata morta il 29 giugno nella sua casa a Fasano non si danno pace. Il legale ha chiesto l’autopsia del corpo mai eseguita fino a oggi
Patrizia Nettis era una giornalista professionista che collaborava con la Gazzetta del Mezzogiorno, era stata per anni la responsabile della comunicazione del comune di Alberobello e da poco aveva assunto l’incarico di addetto stampa del comune di Fasano a tempo indeterminato, riconoscendone il sindaco, Francesco Zaccaria, la professionalità e l’esperienza maturata.
Appassionata di sport, soprattutto volley e nuoto, di cui era istruttrice e che praticava a livello agonistico, era stata anche premiata nel mese di gennaio dalla federazione regionale di pallavolo come miglior giornalista. Innamorata pazza del figlio Vittorio, cui aveva dedicato anche il premio ricevuto, non si spiega, a oggi, “la morte improvvisa e immatura”. “Ritengo che a breve ci saranno dei dati più concreti. Esiste già un indagato. Ma la fase delle indagini è molto delicata, stanno andando avanti in maniera complessa. Abbiamo
avanzato alla procura richieste che non sono state evase. E riteniamo essere importante la riesumazione del cadavere” prosegue l’avvocato Giuseppe Castellaneta. “Noi disponiamo di un medico legale e di un criminologo, non diamo per scontato nulla. Ma ucciderla due volte non è il caso”.
Cos’è accaduto a Patrizia Nettis quella mattina del 29 giugno quando è stata trovata morta nella sua casa? Perché una donna di 41 anni realizzata nel mondo del lavoro, nello sport, con un bimbo di 5 anni da crescere e amare avrebbe deciso di porre fine alla sua vita? L’avvocato di famiglia ha riferito che c’è un indagato, ma per quale reato, istigazione al suicidio? “Non siamo alla ricerca di un colpevole, ma se ci sono dei motivi che verranno fuori da istruttoria in maniera corretta, vorremmo sapere se la procura emette notizia di reato o archivia il caso”, conclude il legale della famiglia Nettis.