Cronache

Morte orsa F43, animalisti sul piede di guerra: "Non è stato un incidente"

Deceduta durante un intervento per la sostituzione del collare che la teneva monitorata sul Gps, la morte dell'orsa ha scatenato le polemiche degli animalisti

"L'orso entra nel tubo a doppia entrata, c'è un'esca dove si trova il cibo, le porte si chiudono e la trappola è chiusa. Ci sono poi delle aperture, laterale o superiore dalla quale viene fatta l'iniezione della sedazione, stato che consente di applicare il radiocollare”, ha aggiunto Spagnolli. “Nella squadra c'è un veterinario che stabilisce la dose del sonnifero e con quale potenza deve essere inserita la siringa. Quest'orsa si era fatta notare, aveva predato pollai e quindi la forestale ha deciso di applicare il collare".

"Non siamo convinti si tratti di un incidente”, ha denunciato l'associazione Italiana Difesa Animali & Ambiente (Aidaa). “Meglio andare a fondo della vicenda e per questo chiediamo di indagare su questa morte, guarda caso dell'orsa che veniva monitorata in modo intensivo ed oggetto di ripetuti tentativi di dissuasione a causa della sua spiccata confidenza con l'uomo. E la strana morte di F43 considerata un orso problematico lascia aperte molte incognite che è buona cosa chiarire fino in fondo”. 

Secondo la Provincia Autonoma di Trento la presenza di plantigradi sul territorio è di 110 orsi, una quarantina in più rispetto al 2017. Tra i vari casi finiti nelle cronache grande protagonista era stato l'orso “M49” che l'allora ministro dell'Ambiente Sergio Costa aveva ribattezzato “Papillon”. Tra il 2019 ed il 2020 era considerato l'orso più ricercato d'Europa.

L'ultima aggressione di un orso nei confronti di un uomo in Trentino risale alla sera del 22 agosto del 2020 quando un carabiniere di 24 anni venne aggredito ad Andalo molto probabilmente da “M57” successivamente catturato e rinchiuso al Casteller.