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Ramy, scontri al corteo a Roma: identificati dalla Digos in 30. Sono tutti giovanissimi studenti
Diversi i reati ipotizzati: violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale
Scontri a Roma al corteo per Ramy, scattano le denunce
Sabato a Roma una manifestazione organizzata in favore di Ramy, il 19enne egiziano morto a Milano in seguito a un inseguimento tra la polizia e il motorino su cui viaggiava lo scorso 24 novembre, si è trasformata in una guerriglia, con scontri tra la polizia e i manifestanti. La Digos adesso ha analizzato i filmati e individuato 30 persone protagoniste di questi incidenti: si tratta di studenti giovanissimi. Oggi la Digos - riporta Fanpage - invierà un'informativa alla Procura di Roma. I filmati verranno confrontati con quelli della manifestazione alla Sapienza e con quelli degli scontri del 5 ottobre scorso per la manifestazione pro Palestina.
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I reati ipotizzati sono quelli di lesioni per gli agenti feriti, resistenza a pubblico ufficiale e violenza, oltre che danneggiamento e manifestazione non autorizzata. Mentre il padre di Ramy manda un messaggio chiaro: "Manifestate ma senza violenza", nelle strade di Roma ma anche di Bologna va in scena una guerriglia, ma a preoccupare è anche l'età di queste persone coinvolte, si tratta principalmente di studenti, giovani e anche giovanissimi, provenienti dai collettivi delle scuole o appena iscritti all'università.
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