Cronache
Morto il partigiano Tino, presidente onorario dell'Anpi
E' morto a Milano, la sua citta' di origine, Agostino Casali (nome di battaglia Tino) presidente onorario dell'Anpi Nazionale e di quella provinciale di Milano. Lo ha comunicato l'Anpi. Nato il 25 aprile 1920, cresciuto in una famiglia di tradizione mazziniana e garibaldina, gia' a scuola ebbe a subire le conseguenze della mancata adesione alle organizzazioni fasciste. L'8 settembre 1943 Casali sotto il nome di Colombani August e' partigiano nella Francia meridionale. Rientrato in Italia nei primi mesi del 1944, aderisce al PCI. Casali viene trasferito da Milano nelle formazioni Garibaldi dell'Oltrepo' Pavese. Prima comandante del Battaglione "Cosenz", poi commissario della Brigata "Casotti", "Tino" alla vigilia dell'insurrezione e' commissario di guerra della Divisione d'assalto "Antonio Gramsci".
Questa formazione di montagna, equipaggiata e armata con mezzi pesanti, dopo aspri combattimenti, superati il Po e il Ticino e liberate Voghera e Pavia, entra per prima a Milano il 27 aprile 1945. Nel maggio di quello stesso anno, Tino Casali rappresenta le formazioni dell'Oltrepo' nella costituenda Associazioni Partigiani d'Italia nell'Italia settentrionale finalmente liberata dai nazifascisti. Negli anni 1951-58 e' segretario provinciale e regionale del Movimento dei Partigiani della Pace. Viene eletto consigliere comunale dal 1955 al 1965. Presiede dal 1976 al 1981, l'ente ospedaliero milanese "Luigi Sacco". Dal 1980 al 1985 ricopre l'incarico di Assessore alla Sanita' del Comune di Milano nella Giunta guidata da Carlo Tognoli. Nel maggio del 1969 Casali e' promotore del Comitato Permanente Antifascista per la Difesa dell'Ordine Repubblicano, riferimento fondamentale negli anni della strategia della tensione e del terrorismo. "Casali ha rappresentato per oltre quarant'anni, come Presidente del Comitato Permanente Antifascista e dell'ANPI Provinciale di Milano - scrive l'Anpi - l'antifascismo milanese, e ha svolto una instancabile e continuativa azione a difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza".