Cronache
Mose, in funzione dal 30 giugno in caso di emergenza
Positivi i test di ieri e oggi a Chioggia
MOSE, DAL 30 GIUGNO PROSSIMO POTRA' ENTRARE IN FUNZIONE
Il Mose potrà entrare in funzione, a livello sperimentale, dal prossimo 30 giugno in occasione di alte maree non eccezionali. Lo hanno comunicato i commissari del Consorzio Venezia Nuova al tavolo riunito oggi in Prefettura a Venezia. A spiegarlo gli amministratori locali presenti all'incontro, all'uscita dalla riunione del tavolo di regia sul Mose. Nel frattempo proseguono regolarmente le operazioni di movimentazione per la manutenzione delle opere mobili. Come da cronoprogramma e d'intesa con la Capitaneria di Porto di Chioggia, ieri e oggi sono state movimentate le paratoie della barriera di Chioggia: il primo giorno metà barriera (9 paratoie) lato nord, il secondo l'altra metà lato sud. A Chioggia le paratoie sono 18, collocate a una profondità di 12 metri che pesano circa 300 tonnellate l'una. Larghe 20 metri, lunghe 27,25 metri e di 5 metri di spessore ciascuna.
MOSE, ASSESSORE MARCATO: 'IN FUNZIONE DAL 30 GIUGNO IN CASO DI EMERGENZA'
'Ribadita richiesta di 150 mln di euro per la legge speciale di Venezia'
''Un incontro veramente proficuo. Come da impegni presi da parte dei commissari nella precedente riunione, è stato presentato il cronoprogramma che conferma l'operatività del Mosein caso di emergenza entro il 30 giugno prossimo. Per parlare del Mose come di un'opera a regime sarà necessario attendere il 2021 ma è un risultato importante sapere che per l'estate di quest'anno sarà operativo a fronte delle più urgenti necessità''. Questo il commento dell'assessore Roberto Marcato che oggi, su delega del presidente della Regione Luca Zaia, ha partecipato alla cabina di coordinamento sullo stato di realizzazione del Mose e delle altre opere per la salvaguardia di Venezia, convocata in Prefettura a Venezia.
''A nome della Regione ho ribadito la richiesta di 150 milioni di euro, già fatta al Governo in sede di Comitatone, per la legge speciale di Venezia. Il tema ambientale della salvaguardia della Laguna e della città di Venezia, infatti, deve avere una visione complessiva e può passare solo attraverso investimenti su tutto il bacino scolante. Un Altro elemento di positività dell'incontro odierno è la consapevolezza della necessità di lavorare senza più tentennamenti per la tutela di Venezia che è un patrimonio culturale universale. Il tavolo ha dimostrato una capacità operativa veramente apprezzabile e di questo trovo giusto ringraziare il prefetto Zappalorto per l'impegno e la passione che ha saputo dimostrare''.