Musulmani nel mirino negli Stati Uniti - Affaritaliani.it

Cronache

Musulmani nel mirino negli Stati Uniti

Musulmani nel mirino in Gran Bretagna e anche negli Stati Uniti. Dopo gli attentati di Parigi si sono moltiplicati gli episodi di intolleranza per strada e sui mezzi pubblici. Ma non solo: si segnalano atti di vandalismo contro moschee e centri islamici, telefonate e messaggi pieni d’odio.  Ibrahim Hooper, portavoce del Council on American-Islamic Relations di Washington, ha spiegato che "un accumulo di retorica anti-Islam nelle nostre vite è venuta a galla in questi giorni e che ha scatenato i nuovi atti di violenza e vandalismo".  Episodi del genere si sono registrati in Florida, Texas, Kentucky, Virginia, Tennessee e Ohio. In Nebraska sul centro islamico di Omaha è stato dipinta con la bomboletta una sagoma della Tour Eiffel, mentre a Austin i leader della moschea del sobborgo di Pflugerville hanno trovato alla porta feci e pagine del Corano strappate.

Intanto una giovane musulmana ha pubblicato su Facebook una lettera indirizzata a Donald Trump e il post e' diventato virale. In risposta all'ipotesi di schedatura per i musulmani negli Usa, avanzata dal candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, la giovane Marwa Balkar, che vive in California, spiega di aver gia' scelto il suo badge identificativo: il simbolo della pace. Poiche' "non sono facilmente identificabile come musulmana semplicemente in base al mio aspetto - scrive nel post - il badge mi consentira' di mostrare orgogliosamente chi sono. Ho scelto il simbolo della pace perche' rappresenta il mio Islam, quello che mi ha insegnato ad appormi all'ingiustizia e ad anerale all'unita'". Il fatto di essere musulmana, ha concluso la giovane, "non mi rende meno americana di lei...ne' meno umana di lei". La lettera, pubblicata il 20 novembre, ha ricevuto almeno 400.000 "like" ed e' stata condivisa almeno 138.000 volte.