Cronache
Nazioni Unite: "Per i cambiamenti climatici 120 milioni di nuovi poveri"
"Il cambiamento climatico minaccia di annullare gli ultimi 50 anni di progressi nello sviluppo, nella salute globale e nella riduzione della povertà". E' l'allarme lanciato dal relatore speciale dell'Onu sull'estrema povertà e i diritti umani, Philip Alston. Il quale ha avvertito che il climate change "potrebbe condurre oltre 120 milioni di persone in più in povertà entro il 2030". "Ancora oggi - ha aggiunto - troppi Paesi stanno facendo passi miopi nella direzione sbagliata. Il cambiamento climatico minaccia di annullare gli ultimi 50 anni di progressi nello sviluppo, nella salute globale e nella riduzione della povertà", ha aggiunto Alston.
L'australiano Alston fa parte di un gruppo di esperti indipendenti delle Nazioni Unite. L'avvertimento chiave del rapporto, basato sulle ultime ricerche scientifiche e presentato a Ginevra, è che i poveri del mondo rischiano di essere colpiti più duramente dall'aumento delle temperature e dalla potenziale penuria di cibo e dai conflitti che potrebbero accompagnare questo cambiamento. Si prevede che le nazioni in via di sviluppo soffriranno almeno il 75% dei costi dei cambiamenti climatici, nonostante il fatto che la metà più povera della popolazione mondiale generi solo il 10% delle emissioni di CO2.