Cronache
'Ndrangheta, Gratteri non fa sconti a nessuno. Fa arrestare un suo fedelissimo
Ercole d’Alessandro, avrebbe usato i suoi rapporti privilegiati per procurare notizie riservate alla criminalità organizzata
'Ndrangheta, Gratteri non fa sconti a nessuno. In manette anche un fedelissimo
Nicola Gratteri nella maxi inchiesta ai danni della 'Ndrangheta, che ha portato all'arresto di diverse persone a ll'iscrizione nel registro degli indagati anche dellex segretario Udc, Lorenzo Cesa, non ha guardato in faccia a nessuno. In manette è finito anche - si legge sul Giornale - un suo fedelissimo, considerato addirittura il suo braccio destro: Ercole d’Alessandro. Fatto arrestare da Gratteri nell’ambito del blitz "Profilo Basso", la retata che ha portato all’avviso di garanzia al leader dell’Udc, Lorenzo Cesa (con coda di polemiche sulla scoppiettante intervista del procuratore al Corriere). A d’Alessandro, che ora è in pensione, viene riservata una accusa pesante: avere usato i suoi rapporti per procacciare notizie riservate a uno degli imprenditori accusati da Gratteri di collusione con la criminalità organizzata.
Il rapporto tra Gratteri e d’Alessandro - prosegue il Giornale - era così stretto che nei giorni scorsi l’Espresso definisce il sottufficiale addirittura «l’ex braccio destro» del procuratore di Catanzaro. Non a caso il contributo di d’Alessandro è quasi una costante nel lavoro di Gratteri come prolifico autore di libri: anche in «Oro bianco», pubblicato da Mondadori nel 2015, Gratteri si profonde in ringraziamenti, una lunga sfilza di nomi importanti e alti gradi, ci sono generali, procuratori, questori. Un solo sottufficiale: «il maresciallo Ercole d’Alessandro del Goa della Guardia di finanza di Catanzaro ». Un uomo di assoluta fiducia di Gratteri, che per anni gli ha assegnato compiti delicati e ad alta riservatezza: questo era d’Alessandro.