Cronache

No vax, "meno di 100mila professori senza vaccino": rischi code a scuola

Cisl Scuola ha abbassato sotto i 10 punti la percentuale effettiva degli operatori No-vax nelle scuole

“Meno di 100mila persone non vaccinate tra docenti, bidelli e altre figure del personale scolastico”: la stima della Cisl Scuola abbassa sotto i 10 punti la percentuale effettiva dei No-vax nella scuola. La proiezione (che aggiorna il dato attuale fermo all'82% di persone con almeno una dose in questa categoria lavorativa) arriva a poche ore dalla scadenza dei termini della richiesta avanzata settimane fa del Commissario per l'Emergenza, Francesco Figliuolo, il quale in una circolare aveva chiesto alle Regioni di consegnare entro il 20 agosto i numeri del personale scolastico non ancora immunizzato.

"Aspettiamo quali saranno i numeri”, spiega la segretaria del coordinamento scuola del sindacato, Maddalena Gissi, “ma dai numeri odierni bisogna sicuramente sottrarre le persone guarite dal Covid, quelle fragili che non possono fare il vaccino e i precari che non sono in ruolo”.

Le cifre ufficiali non sono ancora in grado di fotografare la realtà perché l'elenco degli insegnanti a disposizione del ministero dell'Istruzione registra solo una parte dei docenti e una buona parte dei prof vaccinati potrebbe essere inevitabilmente sfuggita al censimento: motivo per il quale il Commissario per l'Emergenza ha chiesto di fare chiarezza. In attesa dei dati “reali”, le Regioni che sembrano più indietro secondo l'ultimo report in questo comparto sono Sicilia (solo 56,6% immunizzati o almeno con prima dose), Liguria (64,1), Sardegna (65,3%) e Calabria (68,6%).

Quello sugli immunizzati è il nodo di un groviglio più grande, che è ancora da sciogliere e che si lega ai controlli sul Green pass. Su questo fronte i dubbi sono stati espressi dall'Associazione Nazionale dei Presidi, che paventa “il rischio di lunghe code davanti alle scuole all'orario di entrata dei docenti, che in genere avviene pochi minuti prima dell'inizio delle lezioni. L'unico modo per semplificare le procedure sulle verifiche del Green pass negli istituti sarebbe quello di effettuarle solo su chi non è vaccinato.

Abbiamo chiesto al ministero di poter avere uno scambio con le Asl per sapere chi non sono i vaccinati e chi sono quelli che non hanno il Green pass, ma finora non abbiamo avuto risposte”, lamenta il presidente dell'Anp, Antonello Giannelli, il quale resta “in attesa della circolare esplicativa del ministero”.

L'ostacolo principale, da questo punto di vista, sarebbe dettato dalla normativa sulla Privacy, su cui sarebbe necessaria una modifica ad hoc e per la quale si fa appello al Garante. Resta la questione dei tamponi. Nelle ultime ore il Ministero ha fatto sapere in una nota che garantirà i tamponi diagnostici “al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”. La circolare, così come è stata interpretata dalla Uil, indica che “i test saranno limitati unicamente ai fragili”.

E la reazione del segretario generale della Uil Scuola e' netta: "con questa circolare inviata alle scuole si cambiano le regole e si tradisce il merito dell'accordo. Siamo pronti anche al ritiro della firma" del protocollo, siglato dai sindacati appena quattro giorni fa. Anche la Cisl auspica su questo un incontro "la prossima settimana per un chiarimento”.