Cronache
Odysseus, un passo per costruire una base lunare e andare su Marte
Prosegue la missione Artemis che porterà l’Uomo su Marte
Odysseus alluna il primo lander privato: un passo per costruire una base lunare
Dove eravamo rimasti? Erano 52 anni che gli Usa non tornavano sul suolo lunare dopo l’ultima missione Apollo che portò il primo essere umano sulla Luna.
Odysseus è stato lanciato il 15 febbraio scorso da Cape Canaveral in Florida ed era entrato in orbita lunare una settimana dopo. Questo il tempo classico per una missione Terra – Luna nelle sue tre fasi e cioè entrata in orbita terrestre, tragitto vero e proprio e orbita lunare.
Inizialmente c’è stata apprensione perché il segnale di allunaggio non è stato ricevuto da Terra ma poi un debole impulso elettromagnetico ha confermato l’evento con il classico applauso liberatorio con il direttore Tim Crain che ha dichiarato:
“Possiamo confermare senza dubbio che il nostro veicolo è sulla superficie della Luna e che stiamo trasmettendo”.
E così la missione Im-1, la prima privata della Lunar Space Economy, ha avuto successo dopo che sia l’americana Astrobotic che l’israeliana Beresheet avevano fallito.
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Odysseus ha toccato il suolo lunare 23 minuti dopo la mezzanotte italiana di oggi venerdì 23 febbraio.
Come avviene sempre in queste missioni c’è stato un imprevisto tecnico nel senso che i laser del lander che dovevano controllare velocità e altezza non funzionavano bene e sono stati sostituiti nel corso della missione da altri laser sperimentali della Nasa che fortunatamente si è riusciti ad attivare dalla base di controllo da Terra, collegandoli in rete al computer principale di bordo.
Il lander fa parte della serie Nova-C e segna il ritorno degli Usa sulla Luna dopo che in questa speciale classifica erano stati raggiunti da Russia, Cina, India e Giappone.
L’allunaggio è avvenuto sulla faccia visibile del nostro satellite a circa 300 Km dal Polo sud lunare in un ampio cratere del diametro di 69 km che è uno dei siti scelti per la missione nasa Artemis III che ha l’obiettivo di riportare l’uomo sulla Luna. Infatti l’area potrebbe contenere ghiaccio e quindi acqua da utilizzare per le future missioni.
E proprio la Nasa, l’ente governativo americano per lo Spazio, ha finanziato dal 2018 una serie di voli commerciali tramite un programma varato nel 2018 denominato Commercial Lunar Paylod Services.
Il Lander ha lo scopo di poter trasferire materiale sulla superficie lunare.
Il veicolo realizzato dalla società privata Intuitive Machines è standardizzato e cioè sarà lo stesso per le tre missioni previste per il 2024 e cioè IM-1, IL-2 e IM-3.
Il lander pesa 675 kg, è alto 4,3 metri e ha un dimetro di 1,6 metri su base esagonale e può trasportare un carico massimo di 130 kg.
Ha un motore a metano ed ossigeno liquidi che durante la discesa ha imitato quello che fece il Lem nelle missioni Apollo che gli ha permesso di ridurre la velocità di discesa da 1800 m/s a solo 1 m/s.
Ma la missione non è solo puramente dimostrativa. Infatti è stata utilizzata per trasportare apparecchiature scientifiche tra cui un radiofaro utile per le successive missioni Artemis e una camera stereoscopica oltre che l’usuale retroriflettore laser.
La missione Artemis ha l’obiettivo di riportare l’Uomo sulla Luna proprio nei pressi del Polo Sud e rientra nell’obiettivo finale di costruire una base lunare permanente sul nostro satellite per poi raggiungere Marte.
La base lunare verrà assemblata per il 2030 e avrà una parte legata all’abitatività e l’altra al trasporto, con una sorta di hangar per custodire il modulo di collegamento Terra – Luna.