A- A+
Cronache
Omicidio coniugi, delitto con beffa nella successione: a chi l'eredità?

La ricostruzione della scena del delitto

Come confessato l’8 marzo dal presunto killer Cosimo Calò agli investigatori e agli inquirenti che hanno raccolto le sue dichiarazioni, anche agghiaccianti circa l’intenzione tutt’ora attuale di voler uccidere l’altro fratello Carmelo, avrebbe imbracciato il fucile Breda ammazzando, all’ingresso, prima il fratello Tonino. Poi, mentre lo ha ricaricato, avrebbe percorso il corridoio, dirigendosi verso la stanza da letto, dove avrebbe ucciso con due colpi di fucile anche la cognata, Caterina Martucci, che ha tentato di chiamare i soccorsi con un cellulare di vecchia generazione.

Successione mortis causa: fu "commorienza"?

Fari puntati, oggi, o forse da sempre, sull’eredità e dunque sulle proprietà economiche e immobiliari intestate a Tonino Calò vittima, insieme alla moglie, dell’odio covato fin dall’età di 9 anni dal fratello Cosimo. Che Tonino sia stato anche vittima del fratello Carmelo con pressioni psicologiche non è provato. Ma che Carmelo, con un passato economico finanziario opaco, intestava tutto al fratello Tonino, sì: dalla casa estiva di Serranova alla famosa sala da ballo e parcheggio di contrada Canali di cui Tonino raccoglieva gli spiccioli come parcheggiatore.

Ora, considerato il fatto morte, sono due le ipotesi da analizzare: la commorienza, ossia, nel diritto, l’istituto che prevede la morte contemporanea degli intestatari dell’eredità e, dunque, la divisione in modo equo ai parenti di ciascuno. Oppure la morte prima di Tonino (come raccontato da Cosimo) e poi quella di Caterina. In questo caso cosa accadrebbe? I beni di Tonino passerebbero per 2/3 in capo alle sorelle della moglie defunta (dopo), 1/3 a tutti gli altri parenti Calò (escluso il fratello Cosimo perché indegno).

E cosa comprenderebbero i 2/3? La sala da ballo, il parcheggio, la casa di Tonino e il bottino di 100mila euro? Ai posteri l’ardua sentenza. Questa rappresenterebbe, dunque, la sconfitta di Carmelo che per tutta la vita ha gestito e organizzato le questioni familiari con l’atteggiamento di prepotenza contestato da Cosimo e che l’avrebbe portato all’esasperazione. Si sarebbe così conclusa la vendetta economica di Cosimo che, non riuscendo a uccidere Carmelo, l’avrebbe lasciato a mani vuote.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
omicidio brindisi
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni

Così è rinato il tennista azzurro

Matteo Berrettini is back, che balzo in classifica Atp: oltre 30 posizioni


in vetrina
Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico

Un racconto sulle assurdità del nazismo: la recensione di Ferrovie del Messico





motori
Luca de Meo CEO Renault: "serve flessibilità per la transizione ai veicoli elettrici"

Luca de Meo CEO Renault: "serve flessibilità per la transizione ai veicoli elettrici"

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.