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Omicidio Garlasco, il genetista che firmò la prima perizia: "Il Dna sulla vittima è di due uomini"

De Stefano svela: "Sono tracce trasferite da oggetti". I dubbi sull'affidabilità del software dei nuovi rilevamenti

di redazione

Omicidio Garlasco, i cromosomi Y e i dubbi sulla nuova perizia

Chi ha ucciso Chiara Poggi il 13 agosto 2007 a Garlasco? A questa domanda era stata data una risposta chiara: Alberto Stasi. Il fidanzato della vittima per questo motivo è stato condannato a 16 anni di carcere in via definitiva, ma adesso è spuntata una nuova traccia di Dna che porterebbe ad Andrea Sempio, l'amico del fratello di Chiara e il caso si è clamorosamente riaperto. A effettuare la prima perizia relativa proprio alle tracce di Dna sul corpo di Chiara fu il professor Francesco De Stefano: "Se ora ho dubbi sui i miei dati dopo la nuova perizia? Sono sincero. Siccome io - spiega De Stefano a Il Corriere della Sera - non ho verità in tasca inizialmente mi sono chiesto: ma davvero mi è sfuggita una cosa così grande? Sono andato a riprenderla e ristudiarla e vabbè, mi sono tranquillizzato. I risultati quelli sono e quelli restano".

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"Come fa a cambiare? Quel che è scritto - prosegue De Stefano - è risultato durante le operazioni peritali a Genova, tra l’altro in presenza e in accordo con i consulenti di Alberto Stasi. Se ci sono quattro marcatori su 16 quelli sono. Se c’è solo il cromosoma Y c’è solo lui. E vorrei ricordare che il cromosoma Y ci dice che la persona è di sesso maschile, non ci serve a identificare chi potrebbe essere. Tra l’altro, io ero e resto convinto che nei risultati ci sono almeno due cromosoma Y. Quel Dna non era attribuibile a nessuno".

"A mio avviso, l’ho detto all’epoca e lo ridico adesso: è un Dna trasferito da contatto con oggetti. E poi vorrei dire un’altra cosa. Leggo che ci si chiede come è potuto rimanere così tanti giorni il Dna su qualche oggetto toccato dall’indagato e poi dalla ragazza. Faccio presente - conclude De Stefano - che il Dna non ha ali e non vola. Rimane lì, magari si degrada ma resta. Sulla tastiera o sul mouse di un computer ma anche su una maniglia, sullo stipite di una porta. I nuovi software per rilevare il Dna che hanno portato a Sempio? Ho parecchi dubbi sull'affidabilità".

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