Cronache

Omicidio Ilenia, "Dovevo mettere il corpo in un trolley. Nanni scavò la buca"

Il killer della donna di Faenza entra nei dettagli: "Mi aveva dato dell'acido da versare sul suo corpo, non doveva essere riconosciuta"

Omicidio Ilenia, "Dovevo mettere il corpo in un trolley. Nanni scavò la buca"

L'omicidio di Faenza si arricchisce di particolari sempre più macabri. La morte della 46enne di Faenza Ilenia Fabbri non è stata per nulla figlia del caso, ogni dettaglio era pianificato dal mandante dell'omicidio, l'ex marito della donna Claudio Nanni. Lo conferma l'interrogatorio del killer, Pierluigi Barbieri. "Il progetto iniziale era quello di ucciderla, - si legge sul Corriere della Sera - metterla dentro un trolley, pulire casa, portare il corpo di Ilenia con il trolley in un posto... Nanni aveva scavato la buca per seppellirla... Aveva comprato dell’acido che io avrei dovuto buttare sul corpo di Ilenia affinché non potesse essere riconosciuta in caso di rinvenimento. Tutto era stato organizzato da Nanni. Mi disse che dopo averla seppellita dovevo allontanarmi con il trolley e le bottiglie di acido".

Barbieri - prosegue il Corriere - ha raccontato i sorprendenti retroscena del delitto, che è stato preceduto da due tentativi falliti per un paio di imprevisti. "Sono andato a Faenza a casa di Ilenia per ucciderla come mi aveva detto Nanni. Quando mi diede le chiavi non mi aveva spiegato bene come era fatta la casa. Io sono entrato, con il trolley, sono andato in salotto e sulla destra ho visto una porta bianca, ho provato ad aprirla ma era chiusa e allora me ne sono andato. La terza volta è purtroppo quella tragica: lo scorso 6 febbraio, alle 6 del mattino, il meccanico passa a prendere la figlia per andare a Lecco a ritirare un’auto e precostituirsi così un alibi. Barbieri a quell’ora è vicino alla casa di Ilenia e, per entrare, attende il segnale concordato del passaggio dell’auto. Spunta una preoccupazione: per la figlia Arianna che avrebbe subito lo choc di ritrovare la madre morta a casa. "Ma lui mi disse che non importava... il cerchio si doveva chiudere prima del processo del 26 febbraio 2021".