Cronache
Omicidio Lecce, il killer: "Il coltello l'ho scelto grande, una lama di 15 cm"
L'interrogatorio di Antonio: "Volevo solo fare del male a me e agli altri. Daniele ed Eleonora erano bersagli più facili, avevo le chiavi"
Omicidio Lecce, il killer: "Il coltello l'ho scelto grande, una lama di 15 cm"
Dall'interrogatorio in carcere di Antonio De Marco, reo confesso assassino della coppia di fidanzati di Lecce, Daniele ed Eleonora, emergono particolari agghiaccianti. "Mi sono fatto un taglio sulla caviglia con un coltello rovente - si legge sul Quotidiano di Puglia - volevo solo fare del male a me e agli altri. Il 21 settembre - spiega il killer - ero più arrabbiato del solito, a volte riuscivo a fermare quei pensieri, quel giorno no». Prima le chiavi, duplicate in una ferramenta di Casarano a metà agosto. Ma forse con l'idea di entrare in casa solo per rubare. «Volevo avere il controllo».
Sembra che la coppia, in questa brutta storia, ci siano capitata quasi per caso: «Forse perché avevo fatto le chiavi, era un po' un accesso più semplice, diciamo così». Quando compra il coltello, però, l'ipotesi che volesse solo rubare non regge. Lo compra alla fine di quello stesso mese, scegliendolo tra tanti in un negozio di Lecce: «Ho visto che c'erano quelli più grandi». E sceglie quello con la lama lunga circa 15 centimetri. Qui c'era l'idea di uccidere, ma forse non ancora proprio Daniele ed Eleonora, o almeno così sembra trasparire dalle poche frasi di Antonio. Sapeva - prosegue il Quotidiano di Puglia - di aver commesso molti errori, lasciato tante tracce. «Sì, pensavo anche la sera stessa di essere preso. Non credevo che l'avrei fatta franca», e gli era passato per le mente anche di costituirsi. Però poi non lo ha fatto.