Omicidio Yara: Bossetti e il mistero dei calzini sporchi di sangue
Nuovi dettagli sul caso Yara
YARA, IL MISTERO DEI CALZINI SPORCHI DI SANGUE
Yara, malgrado indossasse le scarpe e soprattutto malgrado non avesse ferite ai piedi come accertato dall’autopsia, aveva le calze sporche del suo sangue. Lo rivela la relazione del Ris, contenuta tra le 69 mila pagine del fascicolo del processo Bossetti, di cui parla un articolo del settimanale OGGI, da domani in edicola.
Nelle motivazioni della sentenza di condanna, la Corte parla solo di chiazze bruno-rossastre ma non di sostanza ematica. Eppure gli esperti del Ris quelle tracce le avevano trovate e analizzate: «È stato possibile estrapolare un unico profilo genotipico femminile riconducile a Yara da ambedue i prelievi effettuati in corrispondenza delle tracce ematiche». È sangue di Yara quindi, ma nessuno ha finora spiegato come mai aveva le calze insanguinate malgrado indossasse le scarpe.
Il sospetto della Difesa, quindi, è che lei avesse le sneakers sfilate e che poi le avesse o gliele avessero rimesse in tutta fretta perché furono ritrovate con le stringhe slacciate.
Quando il Ris analizza le scarpe scrive: «Si è posta particolare attenzione sulle stringhe di ambedue perché rinvenute slacciate all’atto del ritrovamento del cadavere. Sono stati eseguiti cinque prelievi…». E prosegue: «Diagnosi generica di sangue. Tale saggio ha fornito esito positivo per tutti i prelievi testati». E ancora: «Risultati: un unico profilo genotipico femminile riconducibile a Yara da tre prelievi su tracce ematiche sul legaccio destro della scarpa destra». Quindi anche sulle stringhe sangue e Dna solo di Yara che era stata colpita nove volte con un’arma da taglio.
Ma Yara è stata tutto il tempo nel campo di Chignolo dove fu ritrovata? OGGI pubblica anche i dubbi di alcuni poliziotti impegnati a filmare la zona dall'alto all'indomani del ritrovamento (e l'audio è su oggi.it).