Cronache

Orlandi, il segretario di Wojtyla contro il fratello sull'audio scandalo

Di Redazione Cronache

L’ex segretario di Wojtyla risponde alle dichiarazioni rilasciate a “DiMartedì” dal parente di Emanuela dopo l’audio choc su Papa Giovanni Paolo II

Emanuela Orlandi, il cardinale Dziwisz contro il fratello Pietro: “Le frasi su Wojtyla? Farneticanti e criminali”

“Accuse farneticanti, false dall’inizio alla fine, irrealistiche, risibili al limite della comicità se non fossero tragiche, anzi esse stesse criminali”. Così, il cardinale polacco Stanislaw Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e segretario personale di Papa Giovanni Paolo II, ha definito le “avventatissime e ignobili” affermazioni di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi – la ragazza vaticana sparita nel nulla nel giugno del 1983 a Roma – che, ospite a Di Martedì su La7, ha dichiarato come “Wojtyla ogni tanto usciva di sera e andava in giro con due suoi amici polacchi", aggiungendo inoltre che "secondo qualcuno non andava certo a benedire delle case”.

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Per Dziwisz “tali suddette insinuazioni – si legge nella nota dell’arcivescovo emerito – si vorrebbero all’origine scaturite da inafferrabili ambienti della malavita romana, a cui viene ora assegnata una parvenza di pseudo-presentabilità". E poi ancora: "Un crimine gigantesco infatti è ciò che è stato fatto a Emanuela e alla sua famiglia, ma criminale è lucrare su di esso con farneticazioni incontrollabili, volte a screditare preventivamente persone e ambienti fino a prova contraria degni della stima universale”. “Posso testimoniare, senza il timore di smentite, che fin dal primo momento il Santo Padre si è fatto carico della vicenda, ha agito e fatto agire perché essa avesse un felice esito, mai ha incoraggiato azioni di qualsiasi occultamento, sempre ha manifestato affetto, prossimità, aiuto nei modi più diversi alla famiglia di Emanuela" conclude Dziwisz .

L’11 aprile Pietro Orlandi è stato ascoltato per circa 8 ore dal promotore di giustizia vaticano in merito alla nuova inchiesta sulla scomparsa della sorella. Durante il talk show, inoltre, Orlandi ha detto di essere "convinto che Giovanni Paolo II, Ratzinger e Francesco siano a conoscenza di quello che è avvenuto”.

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