Cronache
Pamela: diario sparito,complici e... La vera storia raccontata dallo zio.Video
La vera storia di Pamela raccontata dallo zio: i tanti misteri rivelati in un lungo video esclusivo
Nuova puntata dell'inchiesta di Claudio Bernieri per Affaritaliani.it che ha dato importanti rivelazioni sull'omicidio di Pamela Mastropietro un delitto di mafia nigeriana e la scomparsa del diario di Pamela
Di Claudio Bernieri
I dubbi, i sospetti , le prove, i complici, i misteri: parla lo zio di Pamela Matropietro, l’avvocato Marco Valerio Verni, alla vigilia di un processo epocale (si terrà a metà febbraio) ,quello contro gli aguzzini che hanno non solo ucciso la ragazzina fuggita da una comunità di Macerata, ma l’hanno fatta a pezzi e abbandonato dentro a due trolley. Tanti i punti oscuri raccontati in questo lungo video di quasi un’ora ; il collo di Pamela, introvabile, probabilmente mangiato in un rituale esoterico ; la scomparsa del diario della ragazzina, la presunta presenza di drogs all’interno della comunità, l’abbandono del corpo di Pamela per strada , quasi si volesse lanciare un messaggio.. Un noir in piena regola , degno di Stephen King o di un sequel di Dalia nera di Leroy Jones.
Ecco la vera storia di Pamela: “sognava da grande di fare la criminologa” rivela con amarezza lo zio” e invece lei stessa è finita ad essere oggetto dello studio dei criminologhi”. Un fatto inquietante tra tutti: Pamela, rivela lo zio, stava scrivendo un memoriale sulla sua storia. Un esame critico della sua vicenda. Per aiutare gli altri ragazzi a uscirne fuori dall’incubo della droga. Il prezioso memoriale sarebbe sparito dalla sua stanza nella comunità, insieme alle tante lettere che le scriveva la nonna e la mamma. “Pamela aveva salvato dal suicidio la sua compagna di stanza” rivela ora lo zio. Forse in quei fogli è rinchiusa forse la chiave della sua morte . E lo zio si chiede a telecamere spente. “ perché le indagini non sono state passate alla Dia?”. Un teste segreto avrebbe affermato che Osenghale farebbe parte della mafia nigeriana. La presunta appartenenza alla temuta mafia nigeriana di Innocent Osenghale getta così una ombra inquietante sul processo.
Lo zio rivela che i traduttori nigeriani delle intercettazioni , durante le indagini, sono spariti nel nulla, dopo aver rinunciato all’incarico, terrorizzati per le minacce ricevute. Sarà un processo della civiltà contro la barbarie, afferma deciso l’Avv. Verni: “ io mi impegnerò fino a quando non si accerterà la verità, me lo chiede la gente che è turbata dalla fine di Pamela e ha paura per i propri figli. Lo faccio anche per l’Italia.”