Cronache
Papa Francesco si confessa: sono stato dalla psicanalista
Nanni Moretti l'aveva previsto in Habemus Papam
Nell’ ’ultimo film di Nanni Moretti, ormai di qualche hanno, fa Habemus Papam, il regista romano immagina che il nuovo Papa eletto abbia paura del alto incarico petrino e fugga dal Vaticano e dopo aver girovagato per la città si rifugi da uno psicanalista.
Ebbene, quanto immaginato da Moretti sta prendendo sempre più forma in Papa Bergoglio. Col tempo, infatti, stanno emergendo sempre più particolari della sua biografia che solo qualche anno prima avrebbero fatto gridare allo scandalo, tra cui, appunto quello che Bergoglio è stato in analisi da una psicanalista ebrea all’età di 42 anni e quindi tra il 1978 e il 1979 quando aveva terminato il suo impegno di provinciale dei gesuiti in Argentina e si accingeva a dirigere il collegio Maximo che formava gli studenti che poi entravano nella Compagnia di Gesù.
Il tutto è riportato nel libro del sociologo Dominique Wolton dal titolo: Politique et société (edizioni L'Observatoire), come anticipato da Le Figaro Magazine e riguarda più in generale, il rapporto del Papa con delle figure di donne, tra cui sua mamma e le sue nonne.
Papa Francesco racconta dunque che per ogni settimana e per sei mesi si è recato personalmente allo studio della psicanalista che era anche laureata in medicina.
Questo nuovo particolare biografico del Papa può essere utile quindi a interpretare il suo particolare Pontificato e le sue aperture verso argomenti mai toccati prima dalla Chiesa Cattolica Romana.
Infatti il rapporto tra la Chiesa e la psicanalisi è stato molto accidentato. L’accusa principale che era rivolta alla dottrina di Freud era di “pansessualismo” e cioè di voler interpretare tutti i fatti umano alla luce -ed unicamente- dell’impulso sessuale.
Il primo a fornire una (cauta) apertura fu Papa Pio XII, mentre Giovanni XXIII, il fautore del Concilio Vaticano II proibì la psicanalisi attiva e passiva per i sacerdoti. Paolo VI invece aprì nuovamente alla psicanalisi, in un tempo, 1967, pregno di cambiamenti epocali per la società.