L'ultima lunga notte di Papa Francesco, l'emorragia e una parte del corpo bloccata - Affaritaliani.it

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L'ultima lunga notte di Papa Francesco, l'emorragia e una parte del corpo bloccata

La polmonite non c'entra, sono state altre le cause della morte

di redazione

Papa Francesco e l'ictus emorragico, ecco che cosa è successo al suo corpo

Papa Francesco è morto ieri mattina alle 7.35. Il decesso è arrivato in seguito a una notte tormentata. Bergoglio è stato infatti colpito, come certificato dalla nota del Vaticano da un ictus e questa patologia non ha nulla a che vedere con la malattia che lo ha costretto al ricovero al Gemelli. Francesca Romana Pezzella, neurologo della Stroke Unit dell’ospedale San Camillo di Roma descrive nel dettaglio cosa accade quando si è colpiti da un ictus emorragico: "È un danno al cervello persistente, dovuto a problemi vascolari".

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L’ictus può essere causato dalla chiusura (ictus ischemico) o dalla rottura (emorragico) di un’arteria cerebrale. "Nel caso del Papa — osserva Pezzella a Il Corriere della Sera — l’ipotesi è che si sia trattato di ictus emorragico (o emorragia cerebrale), che nella prima ora è accompagnato da un elevato rischio di morte. Il tessuto cerebrale subisce un danno e bisogna intervenire subito: più l’intervento è rapido più aumentano le possibilità di ripresa".

Ci possono essere dei sintomi - prosegue Il Corriere - che preannunciano l’ictus: difficoltà della parola e di movimento, debolezza degli arti. "Una parte del corpo — spiega ancora Pezzella — è bloccata, gli arti immobilizzati, può essere presente paresi facciale. Secondo Pezzella, la polmonite e le crisi respiratorie che avevano portato al ricovero al Gemelli non c’entrano con quanto successo: "Quello che sappiamo e che è stato possibile osservare durante le sue uscite negli ultimi giorni, è che il Pontefice era molto sofferente e affaticato. L’ictus non ha niente a che vedere con i problemi respiratori. Si può ipotizzare che sia stato provocato da un picco di ipertensione".

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