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Cronache
Pedofilia, arrestato prete di Perugia. Pretendeva sesso virtuale per soldi

Si legge ancora nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Fabio Pilato: "La condotta - il più delle volte - consiste in un iniziale accordo telefonico cui segue la videochiamata e il pagamento". "In alternativa, da quanto emerso nel corso delle attività di captazione, sempre utilizzando le stesse applicazioni", il prete si faceva "inviare dei video nei quali gli interlocutori compiono atti di autoerotismo o si mostrano senza vestiti". "A seguito delle videochiamate intercorse con i minori" il sacerdote "è solito effettuare ricariche telefoniche ai minori autori delle prestazioni sessuali o pagamenti su carte prepagate poste pay nella disponibilità dei minori". "La prova del fatto che le prestazioni sessuali venivano fatte dietro corresponsione ai minori di una somma di denaro o di altre utilità emerge sia dal contenuto esplicito, chiaro e non criptico delle conversazioni captate con le vittime, sia dagli accertamenti bancari - in parte ancora in corso - che hanno consentito di verificare, per taluni episodi la corrispondenza tra la data della videochiamata durante la quale avveniva la prestazione sessuale dei minori e il versamento delle somme da parte" del prete arrestato.

Il religioso "ha dimostrato di non saper anteporre alcun freno inibitore ai desideri compulsivi nutriti", dice il gip che domani interrogherà il prete. E cita ancora alcune conversazioni intercettate "in cui, pur dinanzi al malessere del minorenne che prospettava l'esigenza di prendere dei farmaci" il sacerdote "non ha esitato a richiedere ugualmente l'esibizione sessuale tramite videochiamata". "Il secondo si riferisce all'atteggiamento tenuto" con un altro minore "quando, pur dinanzi al pericolo di essere denunciato qualora non avesse ricevuto del danaro, l'indagato non ha disdegnato la possibilità di ricevere un video dal ragazzo che lo minacciava". "In tale ultimo frangente il sacerdote, pur spaventato dall'idea che il giovane potesse rivolgersi alle Forze dell'Ordine ha continuato nel gioco perverso e cercato di stimolare i sensi di colpa del minore rammentando gli aiuti economici forniti in passato. La donna finita ai domiciliari, secondo il gip, "ha dimostrato di essere consapevole della natura dei rapporti fra il figlio ed il parroco e di trattenere una parte delle somme che questi invia come corrispettivo per il perverso scambio di prestazioni".

"Conosco bene la persona, ovviamente sono meravigliato di tutto". Lo ha detto all'Adnkronos l'avvocato Renato Vazzana, il legale del prete di Perugia, ma originario di Caltavuturo (Palermo) arrestato oggi per prostituzione minorile aggravata. Il religioso è stato arrestato vicino Perugia e orsa è detenuto a Spoleto. "Ho parlato con lui durante l'arresto - dice il legale - e l'ho trovato molto sereno seppure amareggiato. E' molto agguerrito. Domani nell'interrogatorio andrà a contestare tutte le accuse".

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