Cronache
Pesaro, 17enne scomparso e trovato sgozzato. Fermati due 20enni
Due giovani albanesi sono stati fermati per la morte di Ismaele Lulli, diciassettenne del luogo, il cui cadavere e' stato trovato lunedì mattina in un dirupo, all'interno del boschetto di San Martino in Selva Nera. I carabinieri li hanno fermati nella notte e, secondo indiscrezioni, sarebbe due conoscenti della vittima.
I militari tengono il massimo riserbo, ma la pista dell'omicidio e' quella che non lascerebbe dubbi: lo studente vadese, che e' stato ritrovato con la gola squarciata, potrebbe essere stato punito per una vicenda legata allo spaccio di droga o per una questione di donne. Secondo quanto si apprende, a portare i carabinieri sulle tracce dei due albanesi sarebbero stati diversi elementi, a cominciare dai numeri telefonici recuperati dal telefonino di Ismaele, il quale ha inviato intorno alle 16 di domenica degli sms ad alcuni parenti (anche se gli inquirenti sospettano che a scrivere possa essere stato chi lo ha ucciso) e forse uno scambio di telefonate con i due fermati.
E poi la presenza di due zaini sul luogo del delitto e le tracce lasciate nel boschetto: c'e' una traccia nei pressi di una croce di ferro, sul piano strada, che ha richiamato l'attenzione della persona che, ieri mattina, ha scoperto il cadavere, calandosi in fondo al dirupo. E' possibile, dunque, che lo studente sia stato ucciso sul piano strada e poi fatto precipitare, un'operazione che avrebbe richiesto l'intervento di due persone. E, infine, sempre secondo quanto appreso, ci sarebbero tracce sul nastro adesivo, che chi la ucciso avrebbe utilizzato per legarlo. Nel pomeriggio e' stata fissata l'autopsia, che dovra' dare agli inquirenti, coordinati dal pm Irene Lilliu, informazioni sulla causa della morte: il coltello, con il quale e' stato sgozzato, al momento non e' stato trovato, ma a uccidere Ismaele potrebbe essere stati i colpi subiti alla testa mentre precipitava nel dirupo.