Cronache
"Pestaggi al Beccaria, andremo a fondo. Valutiamo di costituirci in giudizio"
Pestaggi su detenuti minorenni nel carcere Beccaria: su Affari parla il Garante Nazionale dei Diritti dei detenuti
Pestaggi al Beccaria, il Garante dei detenuti: "Faremo accertamenti con i nostri poteri, e valutiamo la costituzione in giudizio come parti civili"
Passano le ore e la vergognosa vicenda dell’Istituto penitenziario minorile Beccaria, che ha visto l’arresto di 13 agenti (e otto sospesi) per torture, maltrattamenti e violenza assume contorni sempre più ampi. Tante parole sono già state spese: il sindaco di Milano Beppe Sala ha denunciato la condizione di “abbandono da anni” della struttura. Concetto ripreso, nella sostanza, dai sindacati della polizia penitenziaria, che hanno chiesto di fare luce sulle responsabilità dei singoli, auspicando che “gli esponenti del Governo non facciano la solita passerella”, cavalcando criticità da tempo conosciute.
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E mentre dai verbali resi dalle presunte vittime degli efferati pestaggi emergono dettagli sempre più in contrasto con il rispetto della dignità umana, c’è un altro organo che si sta muovendo per chiedere verità e giustizia. Il Garante Nazionale dei Diritti dei detenuti, Felice Maurizio D'Ettore, interpellato da Affaritaliani.it, ha così commentato la notizia: "Siamo in contatto con il carcere per effettuare i nostri accertamenti, dialogando ovviamente con la Procura. Si tratta di passaggi necessari e funzionali, e non è escluso che ci rechiamo sul posto. Per legge abbiamo il mandato di carattere nazionale e internazionale come organo e meccanismo di prevenzione contro la tortura e le pene inumane e degradanti, pertanto procederemo con i nostri accertamenti interni all'istituto". E ancora: "Valuteremo anche l’eventuale costituzione di parte civile".