Cronache
Picchiato e obbligato a girare nudo in casa: famiglia a processo per schiavitù
L'uomo, 70enne, ha prima negato di essere vittima di maltrattamenti da parte dei familiari, per poi sciogliersi in un'ammissione disperata
Picchiato e costretto a girare nudo per casa: moglie e figlio a processo per riduzione in schiavitù
Ha dell'incredibile il racconto fatto da un 70enne del grossetano, che ha ammesso di esser stato picchiato, offeso e costretto a girare nudo per casa dalla moglie e dal figlio 21enne. Oltre che obbligato ad inginocchiarsi e chiedere "perdono".
La donna, già condannata nel 2016 a 1 anno, 9 mesi e 10 giorni per gli stessi reati nei confronti del marito, e il ragazzo sono accusati di maltrattamenti e lesioni personali. Oggi al tribunale di Grosseto si è svolto l'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna. La moglie, difesa dall'avvocato Tommaso Galletti, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il figlio, difeso da Adriano Galli, ha invece ammesso ogni responsabilità. Davanti al giudice avrebbe affermato "di vergognarsi di aver fatto quelle cose. Ho sbagliato e sono pentito", riferendo che gli episodi sarebbero stati causati da un periodo "di forte stress, dovuto anche al contratto in scadenza e al dover lasciare la casa in Maremma".
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Sono stati i vicini di casa della famiglia, che viveva in un appartamento nella zona nord della provincia di Grosseto, ad avvertire i carabinieri. L'uomo ha sempre negato di essere vittima di maltrattamenti, anche in presenza dei militari, chiamati più volte sul posto.
Nel provvedimento notificato lo scorso 4 maggio, il gip, su richiesta del pm Giampaolo Melchionna, ha definito i rapporti familiari come "rapporti che si reggevano su soprusi, vessazioni e sopraffazioni". I militari, dopo una lunga indagine, avevano portato alla luce l'inferno a cui l'uomo doveva sottostare quotidianamente. La famiglia, che si era trasferita a Biella da qualche mese, ha ricevuto la notifica dell'ordinanza del giudice Mezzaluna che prevede l'allontanamento di moglie e figlio dalla casa di famiglia.