Cronache

Piera Maggio ad Affari: "Denise è viva. Messina Denaro? Mandi un messaggio"

di Eleonora Perego

La mamma della piccola Pipitone, scomparsa nel 2004, dopo il processo non perde la speranza. Chiede una commissione di inchiesta, e su Matteo Messina Denaro ...

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Lei ha recentemente lanciato un appello a Matteo Messina Denaro, e non è stata l’unica. Che ruolo ha nella scomparsa di Denise?

Matteo Messina Denaro è una persona che ha avuto sempre a che fare con un certo ambito di criminalità anche medio-alta, che risiede nella provincia di Trapani. Non si muoveva una foglia che questo signore non sapesse. Quando è stata sequestrata Denise c'è stato un massiccio spiegamento delle forze dell’ordine in tutta la nostra zona, cosa che ha portato al "congelamento" di tutti gli affari che potevano far capo a lui; non credo che questo sia passato inosservato.

Non mi aspetto che Matteo Messina Denaro mi risponda, non è una persona qualsiasi, ma magari chi lo sa che in qualche modo possa arrivare a noi, anche affidando qualche messaggio a qualcuno, oppure in futuro che qualcuno si dissoci da questa vicenda facendoci sapere qualcosa.

Altri cold case sono stati riaperti. La sua speranza è quella che presto o tardi lo Stato torni ad occuparsi di Denise?

Io vorrei che la nostra storia non cadesse nel dimenticatoio. Purtroppo la mia - forte - sensazione è che invece da molto tempo ci sia la volontà di lasciare a sé questo caso, di non approfondirlo più di tanto. E' una sensazione dolorosa, avvertita anche da moltissimi italiani, quella che Denise non sia cercata davvero da chi doveva e deve farlo. Io mi sono sempre battuta per una task force per tutti i bambini scomparsi; molti non sanno che questi vengono cercati effettivamente solo per un brevissimo periodo, ma che poi sono i genitori a doversi mettere in movimento per portare avanti la macchina delle ricerche. Ciò che stiamo facendo io e mio marito da 19 anni a questa parte.

Da due anni la mia famiglia si batte per l'istituzione di una commissione di inchiesta adatta per lo specifico caso di Denise e, con perseveranza, abbiamo visto che lo scorso 3 marzo la Lega ha presentato un nuovo disegno di legge, che andrà seguito man mano. Noi continuiamo a lottare.