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Cronache
Piombino, il rigassificatore? Un pericolo. Il suo scoppio come 50 bombe nucleari

M.C.: “Era molto, molto costoso. Circa 8 miliardi di euro. Questa operazione, questo impianto di rigassificazione prevede un costo pari a 1/8. Quindi penso che alla fine la giustificazione sia il costo, si tratta di soldi, chiaro?”.

“In questo momento, pensi che l'avrebbero fatto se non fosse stato per l'attuale guerra tra Russia e Ucraina e tutte quelle sanzioni? E questo piano è stato deciso dalla Commissione Europea. Voglio dire, è questo ciò che sta guidando il tutto, non pensi? È una questione geopolitica”.

“Sì. Penso, penso che non l'avrebbero fatto, probabilmente… il conflitto in Ucraina e il fatto che il governo ha deciso di tagliare del tutto la dipendenza dell'Italia dal gas russo ha avuto un peso enorme sulla decisione e consideriamo che è vero che l'Italia deve compensare... Un grosso pezzo della fornitura di gas, la Russia forniva il 40% del gas totale in Italia”.

T.C.: “Giusto”.

M.C.: “Sì, ma non lo compenserà, non ci riuscirà con i soli impianti di rigassificazione, in alcun modo”.

T.C.: “Esatto, è così. È proprio questo e si va dritti al punto della questione di Piombino. È proprio lì sulla costa, ovviamente, e hai citato la pesca ed avevano... Credo che sia uno dei primi allevamenti ittici in Italia e voglio dire, se c'è una perdita… si usano sostanze chimiche per ritrasformarlo da gas liquido alla sua forma originale... Se ci fossero perdite, ucciderebbe probabilmente qualsiasi tipo di allevamento ittico o qualsiasi tipo di industria ittica per il prossimo futuro. Quindi potrebbe essere abbastanza devastante”.

M.C.: “Sì, assolutamente. Dal punto di vista ambientale sarebbe un disastro”.

T.C.: “Un disastro”.

M.C.: “Riesci a immaginare un impianto di rigassificazione a ciclo aperto che ha un rilascio giornaliero di migliaia litri di acido cloridrico in acqua”.

T.C.: “Sì, giusto”.

“Sì, puoi immaginare le colture…. La vita in quella zona…è la sostanza che si usa per le piscine… uccide i batteri. Presumo che sarà più concentrata di così e ucciderà tutto. Lo so, ma hai delle persone. Hai centri abitati, turisti… persone che dirigono i lavori, persone che nuotano in quella zona”.

“Sì…”.

M.C.: “E sai qual è l’ironia della situazione? ...Che l’Italia sembra aver abbracciato la cosiddetta transizione ecologica”.

T.C.: “Ohh, giusto”.

M.C.: “Fonti di energia rinnovabile. Ha anche un ministero chiamato in questo modo. Ministero della Transizione Ecologica mentre la costruzione di un impianto del genere riporta il Paese a 50 anni fa, quando non c'era alcuna consapevolezza ambientale. Quindi...”.

T.C.: “Giusto… Bene, è incredibile… è ​​piuttosto straziante, voglio dire. Sono cresciuto nel nord-est del New Jersey, a poche miglia di distanza da un intero gruppo di impianti petrolchimici e uno è esploso. Ero un bambino a quel tempo e ricordo la casa e - credo che ci fossero forse 10 miglia di distanza – e lo spettacolo della casa e di quanto fosse estesa quell'esplosione. Non lo dimentico…. Era, sai, guardavi fuori dalla mia finestra, dalla mia camera da letto... vedevi le fiamme e il fumo da molto, molto lontano. Quindi, se qualcosa del genere accadesse, con un'esplosione con questo tipo di impianto, posso dire per esperienza personale che sarebbe piuttosto ampio”.

M.C.: “Sì, dev'essere terribile e, comunque, anche io per un breve periodo ho vissuto a Jersey City. Ok, in realtà solo per un breve periodo della mia vita ho vissuto dall'altra parte della città di New York … dicevo sempre che abitavo a New York, ma la verità è che ero un povero studente universitario. Vivevo a Jersey City ok?”.

T.C.: “Ok. Beh ovviamente è tutto cambiato. Ci sono tornato recentemente e ora vedi molti edifici alti sul lato del New Jersey, quasi come sul versante di New York in un certo senso, sai, per dimensioni e funzioni. Ed è cambiato molto. Dunque, sì, beh, è ​​una situazione molto straziante lì in Italia. E spero che ci terrai aggiornati. Spero solo che siano in grado di trovare una soluzione in cui, diciamo, tutte le parti siano soddisfatte, ma soprattutto i residenti che come sai, il nostro cuore semplicemente è con loro e il nostro sostegno va a loro. E speriamo solo che si possa risolvere a loro favore”.

M.C.: “Sì, decisamente. Una nota positiva, i residenti sono molto uniti nella loro protesta. C'è un sostegno politico a tutto campo ed è abbastanza senza precedenti in Italia che tu vada a una manifestazione e veda…  Ero ad una manifestazione il 30 luglio e ho visto le bandiere dei gruppi di estrema destra, fratelli d'Italia e le bandiere del Partito Comunista, dell’Unione sindacale di base USB. È davvero senza precedenti. Non ho mai visto bandiere del genere sventolare insieme”.

T.C.: “Sì, sono partiti politici degli estremi opposti che sembrano essere assolutamente concordi sulla questione...”.

M.C.: “Sì, sì, è piuttosto affascinante”.

T.C.: “Bene, e grazie mille per esserti unito a noi oggi dall'Italia. È sera lì, qui è pomeriggio e vi preghiamo di tenerci aggiornati su quello che sta succedendo a Piombino. Auguro il meglio a tutti. Speriamo che tutto si risolva a loro favore e possano andare avanti con le loro vite e sfuggire a questa controversia”.

M.C.: “Grazie Truby per il tuo tempo. Posso dire qualcosa in italiano al mio pubblico di emigrati italiani? Grazie per avermi ascoltato, per favore seguite tutti gli aggiornamenti sulla situazione di Piombino... A proposito, stiamo producendo un documentario su cosa sta accadendo”.

T.C.: “Grandioso. Bene, sì ti prego raccontaci tutte le evoluzioni in tempo reale”.

M.C.: “Lo faremo.

T.C.: “Splendido, davvero, grazie mille Max. Ti auguro tutto il meglio”.

M.C.: “Grazie mille a te”.

 

*traduzione di Valeria Melandri

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