Cronache
Pompei (Deloitte), criteri Esg universali grande passo verso la sostenibilità
Per il ceo del network Italia bene più alti standard di responsabilità sociale. "Un documento di grande importanza nata inedita collaborazione delle Big Four"
Criteri ESG universali per la rendicontazione non finanziaria: il World Economic Forum li ha annunciati da poco conl’uscita del libro bianco Measuring Stakeholder Capitalism: towards common metrics and consistent reporting of sustainable value creation. Un documento di grande importanza nato dalla inedita collaborazione delle Big Four, con Deloitte in testa. Lo afferma Fabio Pompei, ceo del network Italia di consulenza commentando la nascita dei criteri Esg universali promossa dall'International Business World Economic Forum. «Una vera e propria svolta per tutti gli attori del mondo. Un’iniziativa in sintonia con gli obiettivi di sostenibilità annunciati anche da Ignazio Visco durante il Festival dell’Economia di Trento», prosegue il Ceo. «Come ha sottolineato il governatore della Banca d’Italia, infatti, i rischi climatici possono avere un impatto sulla solidità delle banche influenzando uno dei canali di trasmissione della politica monetaria e la stessa stabilità finanziaria. Proprio le banche centrali, tra l’altro, possono avere un grande ruolo in questa fase di transizione, stimolando tutti gli attori finanziari a investire in sostenibilità utilizzando criteri Esg».
Obiettivo che sarà sempre più facile da raggiungere, grazie a questa nuova metrica universaleper la disclosure non finanziaria, applicabile in tutti i settori industriali e in tutti i paesi. «Come dimostrano i dati delle nostre imprese, i tempi sono maturi», aggiunge il numero uno di Deloitte. «I dati sulle aziende che hanno partecipato al nostro ultimo Best Managed Companies Award mostrano che la sensibilità sui temi di responsabilità sociale sta crescendo e crescerà sempre di più». Tra le aziende che hanno partecipato al Bmc Award di Deloitte, infatti, ben due su tre ritengono che la responsabilità sociale d'impresa sia una priorità. E più di 7 su 10 adottano strumenti per misurare l’impatto sociale del proprio business.
«A queste aziende virtuose toccherà l’onore e l’onere di traghettare il nostro sistema imprenditoriale verso la prossima fase dell’economia, in cui la sostenibilità sarà uno dei principali driver di rilancio dell’economia», conclude il Pompei. «Questa pandemia è una tragedia globale. Ma sarebbe una tragedia ancora più grave se la comunità imprenditoriale tornasse al business di prima come se nel frattempo non fosse successo niente: la sostenibilità deve diventare uno dei driver di crescita per il rilancio e con queste nuove metriche ora disponiamo degli strumenti per farlo».