Cronache
Pompei, dopo 20 anni riapre la Casa dei Vettii. "Grande valore economico" FOTO
Grande emozione nel sito archeologico campano per l'apertura di una delle strutture meglio conservate
Dopo 20 anni di chiusura riapre la Casa dei Vettii di Pompei. All'inaugurazione presente anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano
La domus dei Vettii è tra i recenti restauri di Pompei più importanti e una di quelle meglio conservate del sito archeologico campano. In occasione dell'apertura avvenuta oggi (10 gennaio), il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è soffermato a lungo in tutte le sale restaurate riaperte dopo 20 anni di chiusura. In particolare nella sala di Issione ha fatto i complimenti al direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna e al Direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Il ministro della Cultura Sangiuliano ha detto: "Questo deve essere un punto di inizio. Da oggi partono nuove sfide, la conservazione innanzitutto. Verrò a constatare di persona senza annunciarmi se la Casa dei Vettii sarà tenuta come la vedo oggi". Poi, subito dopo il taglio del nastro a una delle domus più famose degli scavi di Pompei, "la nostra Cappella Sistina", come la chiama il direttore del parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, sottolinea che "a Pompei c'è sempre da fare e soprattutto c'è da creare un sistema con i siti collegati (Ercolano, Oplontis e altre ville sparse alle pendici del vesuvio, ndr.) per valorizzare questa parte della Campania, che, insieme alla Sicilia, è "culla del mondo greco-romano e pilastro della cultura italiana", la cui "vocazione mediterranea deve essere esaltata".
Il ministro della Cultura Sangiuliano, circondanto da funzionari del parco e restauratori, riconosce a chi ha lavorato allo straordinario risultato della riapertura dopo venti anni dell'intera domus, restaurata e messa in sicurezza del punto di vista statico e sismico. "Entusiasmo e dedizione. Queste sono cose che non si fanno senza la passione. Non è una catena di montaggio, un lavoro meccanico. Noi rispettiamo tutti i lavori ovviamente, ma per questo ci vuole una grande passione umana e avete fatto qualcosa di molto importante che potete trasmettere i vostri figli, ai nipoti, ai posteri", continua Sangiuliano.
Pompei, spiega Gennaro Sangiluliano: "È un unicum", ripete, parte "della nostra identità nazionale, della nostra comunità, luogo in cui percepiamo quell'idem sentire cui faceva riferimento Giovanbattista Vico. Qui ci sono le nostre radici e le radici non gelano mai se possiamo vedere la nostra storia. Croce diceva che la storia è sempre un fatto contemporaneo, non passato ma vita quotidiana di ciascuno di noi una cassetta degli attrezzi per costruire il futuro".