Cronache
Prescrizione, il rinvio piace ai pm ma non a Davigo: effetti quando sarò morto

Il rinvio al prossimo anno nell'ambito di una riforma più ampia è quello che voleva Matteo Salvini
Sulla prescrizione ha vinto la Lega. Bisogna dirlo. Il rinvio al prossimo anno nell'ambito di una riforma più ampia è quello che voleva Matteo Salvini. Ed è anche quello che sosteneva la maggior parte dei magistrati ed ex magistrati, come Antonio Ingroia aveva detto un'intervista ad Affaritaliani.it. Per questo anche l'Anm sembra reagire positivamente all'accordo di governo. Non Davigo, invece, da molti indicato come l'ispiratore della proposta di Bonafede.
PRESCRIZIONE, ANM: "REAGISCE IN MODO POSITIVO AL RINVIO DI UN ANNO"
"Lo abbiamo sempre detto che la modifica della prescrizione si deve fare insieme a una riforma più ampia e complessiva del processo penale e lo abbiamo ribadito più volte in questi giorni". Lo dice il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Francesco Minisci. "Ora il Governo appare orientato ad operare nel percorso da noi sempre sostenuto, quello di non lasciare isolata la modifica della prescrizione che, di per sè, non sarebbe affatto utile. A questo punto, però, attendiamo di vedere quali saranno i progetti di riforma e siamo pronti, come sempre, a fornire il nostro contributo tecnico di proposte per snellire le procedure e accelerare i processi per rendere davvero più efficiente il sistema", conclude Minisci.
Prescrizione, Davigo: "Così effetti riforma solo tra molti anni"
"Cosi' se ne vedranno gli effetti solo tra molti anni, da qui all'eternita', quando io saro' morto". Lo dichiara il togato del Csm, Piercamillo Davigo, in merito all'intesa raggiunta oggi dal Governo sulla prescrizione. "Si tratta di una norma di diritto sostanziale - sottolinea Davigo - si applica solo a reati commessi dopo la sua entrata in vigore".