Cronache
Psichiatra aggredita, Sip: "Allarme violenza, ma discernere malati-criminali"
Dopo il caso di Pisa, su Affari interviene la presidente della Società italiana di psichiatria Liliana Dell'Osso per fare il punto sull'emergenza
Quali strumenti di tutela, nel concreto, avete a disposizione per “gestire” episodi simili?
In relazione al mandato della psichiatria, noi possiamo eventualmente gestire con la farmacoterapia i comportamenti aggressivi, qualora questi siano correlati a patologie mentali, ma non siamo in grado di difenderci dalla violenza al di fuori di tale ambito, che sconfina nella criminologia. Occorre infatti distinguere la violenza del paziente con un disturbo mentale, che viene efficacemente trattata farmacologicamente; questo tipo di violenza non è quello che ci fa paura, perché è “nel nostro mandato”, è l’obiettivo del nostro operare clinico. Il problema è quando entra in gioco la violenza da parte di persone che non sono affette da disturbi mentali ma da una grave psicopatia antisociale, narcisistica… E qui si entra nel campo del comportamento penalmente rilevante. Si tratta di soggetti il cui percorso, alla fine dell’iter giudiziario, è il carcere.