Radiato medico anti-vaccini. Renzi: "Grazie Ordine Medici". Codacons denuncia
Radiato medico anti-vaccini: primo caso in Italia. VACCINI: CODACONS SU MEDICO RADIATO, ESPOSTO CONTRO ORDINE MEDICI TREVISO
VACCINI: RENZI RILANCIA TWEET RICCIARDI, GRAZIE ORDINE DEI MMEDICI PER MEDICO RADIATO"
"Grazie a Ordine Medici Treviso per aver RADIATO primo medico per il suo comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini". E' il tweet del presidente dell'Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi rilanciato in serata da Matteo Renzi.
VACCINI: CODACONS SU MEDICO RADIATO, ESPOSTO CONTRO ORDINE TREVISO
La radiazione del primo medico "colpevole di posizioni critiche nei confronti dei vaccini, decisa dall'Ordine dei medici di Treviso, apre ufficialmente la caccia alle streghe in Italia e riporta il nostro paese ai tempi bui dell'Inquisizione". Questo il commento del Codacons, che passa al contrattacco rivolgendosi alla Procura della Repubblica di Treviso: "Abbiamo deciso di presentare un esposto contro l'Ordine dei medici di Treviso chiedendo di aprire una indagine per le possibili fattispecie di violenza privata e abuso di atti d'ufficio", spiega l'associazione. Secondo il Codacons, "la radiazione di un medico per il solo fatto di aver espresso delle idee rappresenta un fatto abnorme, un pericolosissimo atto di censura di stampo medievale che ci fa seriamente temere per la libertà dei camici bianchi nel nostro paese. Ci chiediamo infatti se il prossimo passo sarà quello di bruciare vivi in piazza i medici che oseranno avanzare perplessità sul tema delle vaccinazioni, così come si faceva durante il periodo dell'Inquisizione con i soggetti accusati di eresia". "Invitiamo tutti i medici italiani contrari alla decisione dell'Ordine di Treviso a non farsi intimorire e a inviare una mail al Codacons (info@codacons.it) per manifestare la propria contrarietà alla radiazione e chiediamo ai componenti dell'Ordine di dichiarare se hanno o hanno avuto in passato rapporti con aziende farmaceutiche che, come noto, proprio in Veneto furono accusate di regalare milioni di euro ai medici per invogliarli a prescrivere i loro farmaci, accuse poi cadute in Cassazione", contrattacca l'associazione.