Rifiuti, la Lega la pensava diversamente. Ad Aprilia disse no all'inceneritore
Ad Aprilia la Lega si è battuta contro la costruzione di un inceneritore, prima che Salvini rilanciasse i termovalorizzatori
Prima che Matteo Salvini parlasse della necessità di nuovi inceneritori in Campania, la Lega, almeno a livello locale, era contro i termovalorizzatori. Almeno ad Aprilia, nel Lazio, stando a una nota dei consiglieri locali del M5s. “Il clamoroso voltafaccia di Matteo Salvini contro il Contratto di Governo, che parla espressamente di superare gli inceneritori con metodi alternativi, e contro le battaglie della Lega locale che, solo fino a circa un mese fa, nel Lazio si è battuta contro l’inceneritore di Aprilia, sono un vero pugno allo stomaco. Le battaglie per l’ambiente e l’innovazione sono infatti un patrimonio trasversale irrinunciabile e imprenscindibile. Lascia basito questa posizione del leader della Lega a favore delle lobby degli inceneritori” si legge in una nota dei consiglieri regionali M5S del Lazio.
“Il MoVimento 5 Stelle continua, coerentemente, anche in Regione Lazio a battersi per le sue proposte storiche, a partire dal rispetto della cosiddetta ‘regola delle 5 R’ (Riduzione, Raccolta differenziata, Riuso, Riciclo, Recupero), bandendo tutti gli impianti di incenerimento e prediligendo quelli per il recupero della materia, chiave di volta per un modello di economia circolare. Sono questi i parametri che promuoviamo anche per il Piano Regionale dei Rifiuti, per il quale proprio ieri abbiamo concluso in Commissione Rifiuti alla Pisana il ciclo di audizioni con associazioni ed enti locali all’insegna della partecipazione democratica”. “Il Contratto di Governo sottoscritto da Movimento 5 Stelle e Lega parla chiaro e a pagina 11 riporta: ‘Una corretta e virtuosa applicazione dell’economia circolare, in linea con la Gerarchia Europea nella gestione dei rifiuti comporta una forte riduzione del rifiuto prodotto, una crescente percentuale di prodotto riciclato e contestualmente una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica e incenerimento, fino ad arrivare al graduale superamento di questi impianti, adottando metodi tecnologicamente avanzati e alternativi. A tal proposito il sistema di economia circolare di riferimento è quello oggi adottato dal servizio pubblico della provincia di Treviso, studiato in tutto il Mondo”. “Pertanto – concludono i consiglieri 5stelle – il caso di Aprilia dimostra che quello di Salvini è un doppio voltafaccia: contro i cittadini e contro i suoi stessi esponenti locali della Lega”.
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