Cronache
Rivolta nel carcere di Avellino, agenti aggrediti con l'olio bollente: feriti
La rivolta è partita dopo una punizione inflitta a un detenuto ma c'erano già state avvisaglie. I detenuti hanno minacciato gli agenti con l'olio bollente
Rivolta in carcere ad Avellino, minacce con olio bollente: 2 agenti feriti
Una ventina di detenuti del carcere di Avellino hanno dato il via a una rivolta interna. È successo nel pomeriggio di oggi, mercoledì 17 maggio. Tutto è iniziato con un atto di “vandalismo” sui suppellettili e gli arredi, la “miccia” è stata la punizione inflitta per motivi disciplinari a un detenuto del primo piano della casa circondariale del capoluogo irpino.
Per contenere l’allarme, i carabinieri e la polizia sono stati costretti a circondare tutto il perimetro il carcere nella frazione di Bellizzi ad Avellino. Nel frattempo la direttrice dell’istituto, Concetta Felaco, e gli agenti della polizia penitenziaria, avevano avviato delle trattative con i detenuti per convincerli a desistere e poco dopo le 16 tutti sono rientrati all’interno delle proprie celle. Due agenti della penitenziaria, secondo quanto riferisce la FP Cgil Campania, sono rimasti feriti negli scontri e per loro è stato necessario il trasporto in ospedale.
Leggi anche: "Carcere inumano": i legali di Genovese chiedono una riduzione della pena
A quanto ha riferito il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Donato Capace, i detenuti durante la protesta si sono muniti di “olio bollente ed altro materiale” per minacciare il personale. “Da mesi, settimane, giorni denunciamo che il carcere è da tempo fuori controllo, e il Sappe proprio ieri era tornato a chiedere ai vertici dell’amministrazione penitenziaria l’assegnazione urgente e straordinaria di un contingente del Gruppo Operativo Mobile (Gom) della Polizia Penitenziaria per fronteggiare le criticità operative”. Anche ieri, 16 maggio, c’erano già state delle avvisaglie di protesta: alcuni ingenti e il medico penitenziario erano stati aggrediti.