Roman Polanski attacca #MeToo
Polanski contro #MeToo dopo l'espulsione dal comitato degli Oscar: si accende il dibattito sui media Usa
Monta la polemica negli Usa dopo una intervista di Roman Polanski a Newsweek Polska.
Bill Cosby e Roman Polanski sono stati espulsi dal comitato degli Oscar perché “non eticamente idonei” ed ora il regista polacco passa al contrattacco minacciando una causa contro l’espulsione che gli pare immotivata.
Polanski, da Varsavia, ha risposto a Newsweek Polska a proposito di #MeToo: “Questi fenomeni a volte prendono una piega più drammatica, come la Rivoluzione francese o la notte di San Bartolomeo in Francia, e talvolta meno sanguinosi, come nel 1968 in Polonia o il maccartismo negli Stati Uniti. Tutti, spinti principalmente dalla paura, stanno cercando di unirsi a loro”.
Roman Polansky, grande regista e uomo di cultura, da anni non può mettere piede negli Usa a causa di una condanna per un rapporto sessuale avvenuto nel 1977 con una minorenne, Samantha Geimer, che, in un libro uscito nel 2013, lo ha perdonato dichiarando di non avere risentimento per il regista e di non volere che continui la vicenda legale.
Il regista polacco fa riferimento al caso di Harvey Weinstein, il regista di Hollywood accusato di molestie. Ora sembra che tutte le attrici Usa ed anche europee siano state “molestate” da qualcuno, tanto da dare origine ad un movimento chiamato #MeToo -e premiato naturalmente da Time come” persona dell’anno” - a significare “anche io”, sottinteso, sono stata importunata da un regista e/o produttore. Come noto, vessillifera della campagna italiana è Asia Argento, che sommersa dalle critiche di opportunismo, ha detto che se ne va dal nostro Paese producendo un’ondata di tristezza generalizzata nell’copione pubblica.
Premesso, come prassi, che qualsiasi violenza debba essere fermamente condannata, occorre distinguere tra le violenze sessuali vere e proprie e le semplici proposte, soprattutto se fatte in ambiente cinematografico dove il confine tra “domanda” e “offerta” è notoriamente molto difficile da individuare.
A tal proposito Catherine Deneuve -che è stata diretta dal regista polacco sul set del film Repulsion, ha intelligentemente chiarito la differenza tra il corteggiamento e la violenza sessuale ed è stata sommersa dalla solita marea di critiche radical chic sui social.