Cronache
Ruffino, Meluzzi: “I suicidi dei manager sono spesso omicidi mascherati"
Lo psichiatra e criminologo dialoga con Affaritaliani.it della morte del presidente di Visibilia, per la quale è stata aperta un'inchiesta
"Dietro a un suicidio eccellente bisogna sempre scandagliare l’ipotesi che non si tratti di un’istigazione al suicidio o ancora, di più, di una simulazione di suicidio - commenta - Molti omicidi di manager, in passato, sono stati vestiti infatti da suicidi. Ecco perchè un’indagine ben fatta deve sgomberare il campo da questo pensiero". Ad esempio? I casi di "David Rossi, Raul Gardini ... si tratta sicuramente di omicidi. Ma buona parte delle indagini purtroppo finiscono in una bolla di sapone, per mancanza di interesse a ricostruire la vera dinamica dei fatti".
Intanto, continua Meluzzi, nel caso di Ruffino come di altri prima di lui "non si tratta di un 'povero diavolo', bensì di una persona che ha avuto molto potere, molto denaro … . Difficilmente uomini di questo genere si suicidano per ragioni depressive. Bisogna indagare sulle forze in campo, gli interessi, i tratti del fallimento. Non sempre è la delusione o la paura della miseria a muovere il suicidio, o il solo scacco esistenziale". "Ci possono essere motivazioni ancora più profonde e paurose. Quando poi ci sono grandi interessi in gioco … il tutto diventa ancora più grave". E sul collegamento possibile della morte del manager con l'affaire Visibilia Meluzzi commenta: "Sicuramente deve essere oggetto di indagine".