Cronache
Crocetta, Salvatore Borsellino: "Sono sconvolto, è un pugno in faccia"
di Lorenzo Lamperti
@LorenzoLamperti
Salvatore Borsellino è sconvolto. Non si aspettava l'intercettazione Tutino-Crocetta riportata dall'Espresso (e poi però smentita dalla Procura di Palermo). Borsellino affida la sua reazione a un'intervista ad Affaritaliani.it.
Che cosa ne pensa dell'intercettazione Tutino-Crocetta, qualora fosse provata la sua esistenza?
L'ho appena saputo, è una cosa che mi ha colpito come un pugno in faccia dato mentre non te lo aspetti. Sarebbe una cosa gravissima.
Quali sarebbero nel caso le responsabilità di Crocetta?
Tutino avrebbe detto chiaramente che Lucia avrebbe dovuto fare "la fine del padre". Si tratta di una cosa che non può essere fraintesa, può significare solo una cosa. La cosa gravissima è che Crocetta nonostante abbia sentito una cosa del genere abbia continuato la conversazione e la sua relazione con Tutino, senza mai denunciare nulla alla magistratura.
Che significato ha questa vicenda?
Significa che non ci si può fidare davvero di nessuno. E' una cosa che lascia sconvolti. Mio fratello è stato ucciso anche nei salotti della borghesia siciliana, è lì che hanno decretato la sua morte. Sono salotti dove probabilmente qualche cliente di Tutino si recava. Ma da Crocetta non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, se fosse effettivamente confermata.
Crocetta si è difeso dicendo che "non ha sentito".
Mi sembra una scusa puerile. Comunque rimando il mio giudizio definitivo a quanto avrò visto la trascrizione completa delle intercettazioni.
Che rapporto aveva con Crocetta prima di oggi?
Non vivendo a Palermo non lo conosco molto. Posso dire che una volta l'ho incontrato a una stazione di servizio sulla Palermo-Catania. Mi ha abbracciato e quando gli ho parlato della mia iniziativa sulla Casa di Paolo (che aprirà proprio domani nel quartiere della Kalsa) mi ha detto che avrei potuto chiedere aiuto a lui e accedere a dei fondi europei. Però io ho preferito continuare sulla mia strada senza chiedere nulla a nessuno e i fatti hanno dimostrato che ho fatto la scelta giusta. Purtroppo non si può mai sapere chi sia la persona con la quale stai parlando e quali scheletri nell'armadio abbia.
Ha sentito Rita?
Sì ho parlato con lei e mi ha detto che ha mandato un sms a Crocetta dicendogli che domenica non sarà persona gradita in via D'Amelio per l'anniversario della morte di Paolo.
Con quale spirito si arriva al 19 luglio e al 23esimo anniversario della strage?
Si arriva sullo spirito delle polemiche create ad arte da persone che non sono mai venute in via D'Amelio e che cercano di seminare zizzania. Ma non ce la faranno. Non vogliamo passerelle di nessuno. E' da 5 o 6 anni, da quando ci siamo noi con le Agende Rosse, che politici e istituzioni non si fanno vedere. Continueremo su questa strada, la strada di chi cerca verità e giustizia.