Cronache

Saman, il fidanzato: "Minacciata anche la mia famiglia". L'audio inedito

A Chi l'ha visto i messaggi sconvolgenti del padre al fidanzato di Saman su instagram. Emerso anche un audio della ragazza

Saman Abbas, continuano le ricerche. Il fidanzato  ha rivelato a Chi l'ha visto nuovi dettagli inediti. Emerso anche un audio con le minacce dello zio al fratello di Saman

Il programma di Federica Sciarelli, nella puntata di ieri sera 9 giugno, ha mandato in onda le parole del fidanzato di Saman Abbas, con dettagli inediti riguardanti il padre di Saman (che nelle scorse settimane al Resto del Carlino aveva dichiarato che la figlia "sta bene e si trova a Bruxelles") e il giorno della sparizione della ragazza, la sera del 30 aprile scorso.

Saman, lo conferma il fidanzato, per la famiglia era 'rea' di essersi ribellata a un matrimonio combinato, e di voler amare un'altra persona, che la famiglia non approvava. Il ragazzo, di origini pachistane ma nato e cresciuto in Italia, che Saman aveva conosciuto online, più grande di lei di qualche anno, ha svelato di aver ricevuto dal padre e dalla famiglia di Saman una serie di  minacce. Messaggi sconvolgenti dal padre di Saman via instagram (sco** tua madre, fi** di tua madre), che continuano anche adesso, denuncia il ragazzo terrorizzato, e minacce ai suoi genitori in Pakistan. A febbraio - racconta - ha sporto denuncia perché a casa dei genitori in Pakistan si sono presentate 5 macchine a minacciare che bisognava far finire a tutti i costi la relazione tra i due.

Saman aveva allertato il fidanzato, presagiva che potesse accaderle qualcosa di brutto. Al fidanzato, in un audio inedito emerso nella puntata di ieri, aveva detto: “Ho sentito che dicono uccidiamola o una cosa del genere. Mia madre mi ha detto: non parliamo di te ma di una ragazza scappata in Pakistan. Vedremo quello che è scritto nel destino. Possono arrivare a fare questo gesto. Non so cosa succederà, lasciamo fare al destino“.

L’ultima volta che ho sentito Saman - continua il ragazzo - era il 30 aprile alle 23.22. Mi ha detto che se non l’avessi sentita per due giorni avrei dovuto chiamare i carabinieri e gli dici di venire a casa e  gli dici di cercarmi“. Lui chiese aiuto ai carabinieri.

Poi la sera del 30 aprile dopo un'accesa litigata con i genitori, Saman avrebbe deciso di preparare il suo zainetto, e a mezzanotte esce di casa con in spalla lo zaino insieme a madre e padre. Pochi minuti dopo e le telecamere riprendono i genitori rientrare in casa senza la ragazza. Ancora minuti dopo il padre esce per poi rientrare con lo zainetto di Saman. Poi la famiglia tornerà in Pakistan. Mentre di Saman non rimarrà nessuna traccia. "I carabinieri il 5 maggio andarono a controllare - continua il ragazzo - mi dissero: 'Saman sta bene, tu vai a casa'". Da lì la scelta di rivolgersi all’avvocato della comunità pakistana a Bologna.

Durante la puntata viene mandato in onda anche il contenuto dell'audio che lo zio killer avrebbe mandato al fratello di Saman. "Non dire nulla, anche nella tua testa deve essere così. E' andata via com’era andata via prima. A chiunque ti chieda nn devi dire niente" minaccia l'uomo.

Ivan Bartoli, il datore di lavoro del padre di Saman, ai microfoni di Chi l'ha visto?: "Da un giorno all’altro non l’abbiamo più trovato in azienda". "Vedevo soprattutto lui e il figlio - continua - la moglie e la figlia si vedevano pochissimo in azienda. Spesso Saman stava in casa, dopo le scuole medie non è più andata a scuola, stava a casa con la madre".

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