Cronache
Sanità, "sciopero giusto, noi chirurghi a rischio estinzione"
Il Presidente dei chirurghi ospedalieri: "No a stipendi bassi e taglio delle pensioni"
Scatizzi: "Sciopero giusto, noi chirurghi a rischio estinzione"
"Sciopero per la prima volta nella mia vita, a 64 anni, perché siamo a rischio estinzione. A parte la questione economica, cioè che guadagniamo sempre meno, adesso con questa manovra è stata introdotta anche la questione delle pensioni tagliate". Così, a Repubblica, il presidente dell'Acoi (i chirurghi ospedalieri) Marco Scatizzi.
"Quasi ovunque c'è una sofferenza di personale - dice ancora - E' più difficile sostituire chi se ne va e chi resta ha meno possibilità di lavorare in modo tranquillo, cioè di fare bene il suo mestiere".
I giovani medici "sono più disincantati. Ci sono ancora quelli che scelgono questo mestiere per passione ma si sentono sotto assedio. Sono minacciati dal contenzioso, che arriva a livelli insopportabili, e sottopagati. I loro coetanei che vanno a lavorare nel privato mettono insieme stipendi molto superiori. Poi c'è la questione della carriera. Non hanno scatti, entrano in servizio e restano fermi anni e anni".
Secondo Scatizzi non ci si rende conto "che da qui a 5 anni rischiamo di chiudere gli ospedali a causa della mancanza di figure professionali, come noi chirurghi, i medici di pronto soccorso e gli anestesisti. I giovani scelgono altre specialità. Fare il chirurgo non dà più alcuno status symbol, quel rispetto di una professione molto rischiosa che un tempo ti spingeva a stare nel pubblico, dove ti guadagnavi un riconoscimento sociale. La paga era migliore, tra stipendio e libera professione".