Cronache

Sara Di Pietrantonio, ergastolo per Paduano confermato dalla Cassazione

Nel 2016 Vincenzo Paduano ha tramortito, strangolato e dato alle fiamme l'ex fidanzata Sara Di Pietrantonio

Condanna all'ergastolo confermata in via definitiva in Cassazione per Vincenzo Paduano, l'ex guardia giurata accusata di aver tramortito, strangolato e dato alle fiamme l'ex fidanzata Sara Di Pietrantonio, studentessa 22enne, il 29 maggio del 2016 nel quartiere della Magliana a Roma.

Lo ha deciso la quinta sezione penale della Cassazione, rigettando il ricorso della difesa contro la sentenza che era stata emessa, in sede di rinvio, dalla Corte d'assise d'appello di Roma l'11 settembre 2019. Paduano, detenuto nel penitenziario di Rebibbia, in primo grado era stato condannato al carcere a vita, pena ridotta a 30 anni di reclusione nel primo giudizio di appello, che era stato poi annullato con rinvio dalla Suprema Corte: i giudici di piazza Cavour avevano, in quell'occasione, disposto un nuovo processo solo per rideterminare - al fine di  aumentarla - la pena, ritenendo che il reato di stalking contestato all'imputato non potesse essere assorbito in quello di omicidio.

La Corte d'assise d'appello di Roma, quindi, nel settembre 2019, seguendo le indicazioni della Cassazione, aveva ricalcolato la pena, definendola con l'ergastolo. Contro tale pronuncia, la difesa di Paduano si è rivolta ai magistrati del 'Palazzaccio', i quali, però, dopo una camera di consiglio svolta oggi (nessuno degli avvocati aveva sollecitato la trattazione orale del processo, che, dunque, si è svolto con modalità cartolari, come previsto in questa fase di emergenza Covid), hanno confermato la decisione dei giudici dell'appello-bis.