Cronache

"Una la tratteneva e l'altra la strangolava". Così hanno ucciso Sarah Scazzi

La conferma dell'ergastolo inflitto in primo grado a Cosima Serrano e Sabrina Misseri, madre e figlia, per l'omicidio della dell'allora quindicenne Sarah Scazzi avvenuto ad Avetrana (Ta) il 26 agosto del 2010, e' stata chiesta oggi dal pg Antonella Montanaro nella sua requisitoria davanti alla corte d'appello di Taranto. Per il pg, dunque, Sabrina e Cosima sono le autrici materiali del delitto mentre Michele Misseri, padre di Sabrina e marito di Cosima, avrebbe solo trasportato il corpo senza vita della ragazza dall'abitazione di Avetrana in campagna dove poi fu ritrovato in un pozzo cisterna il 7 ottobre del 2012. "Una la tratteneva e l'altra la strangolava" ha detto il pg indicando il ruolo avuto dalle due donne. La tesi che l'accusa ha sostenuto in primo grado viene quindi confermata anche in appello e non lascia alcun spazio a quanto rivendicato da Michele Misseri che mesi fa e' tornato a riattribuirsi il delitto. Il movente del delitto resta la gelosia che Sabrina nutriva verso la cugina.

Entrambe le ragazze, infatti, erano legate ad un giovane di Avetrana, Ivano Russo, e Sabrina soffriva - ha rammentato il pg nella requisitoria - non solo per il suo aspetto fisico rispetto a quello di Sarah, ma anche per il fatto che le sue attenzioni verso Ivano non erano corrisposte. L'uccisione di Sarah non e' stata premeditata, ha detto ancora il pg, ma frutto di impeto, di un contrasto tra le due ragazze che era andato progressivamente maturando. E che aveva coinvolto anche le due famiglie: Cosima e la madre di Sarah, Concetta, sono infatti sorelle. All'udienza di oggi sono presenti Michele e Sabrina Misseri, la quale, prima che il pg Montanaro parlasse, ha reso dichiarazioni spontanee, dicendo di essere molto addolorata per il fatto che si pensi che lei abbia potuto uccidere la cugina. Sabrina Misseri ha poi interrotto tra le lacrime la sua breve deposizione. Dopo la requisitoria, prossima udienza dedicata alla discussione della difesa mentre la sentenza e' attesa per gli inizi di luglio.