Cronache
Scarpellini, case e soldi a politici e magistrati: ecco i nomi
Mirko Coratti, Denis Verdini, Massimo Parisi e Luciano Ciocchetti ma anche tanti altri: ecco tutti i politici che avrebbero ricevuto favori da Scarpellini
Corruzione: Scarpellini, ecco i politici a cui ho dato immobili
Non ci sono solo Mirko Coratti, Denis Verdini, Massimo Parisi e Luciano Ciocchetti tra gli ex politici che nel tempo hanno beneficiato di appartamenti di pregio in locazione gratuita o di erogazioni di denaro sotto forma di sponsorizzazioni o contributi da parte dell'imprenditore Sergio Scarpellini (attualmente sotto processo per corruzione). Nell'informativa dei carabinieri del nucleo investigativo che la Procura di Roma ha depositato al tribunale del riesame in vista del ricorso presentato da Enzo De santis, sindaco di Ponzano Romano, arrestato il 18 settembre scorso per corruzione (per aver ricevuto dal 2011 al 2016 412mila euro dal costruttore), vengono indicati i nomi di altri esponenti della politica cui Scarpellini avrebbe riservato lo stesso trattamento di favore, in quanto da lui stesso ritenuti funzionali ai suoi progetti edilizi. Sulle dichiarazioni dell'80enne imprenditore, pero', sono ancora in corso le verifiche degli investigatori.
"Ho concesso questi appartamenti - e' stata la giustificazione di Scarpellini nell'interrogatorio reso il 22 dicembre del 2016, sei giorno dopo il suo arresto assieme a Raffaele Marra, allora braccio destro della sindaca Raggi - perche' io sono un imprenditore e ho sempre pensato che ove io avessi fatto una cortesia, avrei potuto ricevere analoghe cortesie in cambio ove ne avessi avuto bisogno". Poi una precisazione: "Non sono mai stato io a offrire gli appartamenti in comodato gratuito o a proporre sconti. Sono sempre stati gli altri, per lo piu' uomini politici o funzionari pubblici a chiedermi dei favori". Oltre ai politici gia' citati nell'ordinanza cautelare emessa a carico del sindaco di Ponzano Romano, nell'informativa sono elencati anche i nomi di Mario Baccini, Irene Pivetti, Esterino Montino, Umberto Marroni e Ugo Sodano che, a vario titolo, secondo quanto riferito da Scarpellini avrebbero beneficiato di immobili gratis o altre utilita'.
Un appartamento di 150 mq, ad esempio, sarebbe stato dato all'Associazione dei Cristiano Popolari, fondato a suo tempo da Baccini, ex deputato, durante la campagna elettorale del 2013. "Diversi anni prima - e' il ricordo di Scarpellini - gli avevo dato senza contratto un appartamento in piazza dell'Orologio. Io e Mario Baccini - ha poi aggiunto in occasione di un secondo interrogatorio del 2017 - siamo amici e lui personalmente mi ha chiamato e mi ha detto che gli serviva un appartamento". Per i carabinieri il valore dell'utilita' concessa a Baccini e' compresa tra i 25mila e 34mila euro. Poi ci sono i contributi che Scarpellini ha erogato direttamente al movimento politico dei Cristiano Popolari per alcune migliaia di euro. Due immobili in via del Governo Vecchio, di proprieta' del figlio del costruttore, sarebbero stati concessi a Esterino Montino, attuale sindaco di Fiumicino, e a Irene Pivetti, anche se nei confronti dell'ex presidente della Camera nell'informativa non si dice altro. Nell'informativa ci sono poi i nomi di Umberto Croppi e Umberto Marroni, cui Scarpellini avrebbe concesso in comodato gratuito un immobile in via del Porto Fluviale: al primo, come presidente dell'Associazione Una Citta', e all'altro come legale rappresentante dell'Associazione Metropoli Roma. Agli atti dell'inchiesta anche una missiva sequestrata negli uffici di Scarpellini e firmata da Vincenzo Carbone, fino al 2010 primo presidente della Cassazione e condannato nel marzo scorso a due anni di reclusione per abuso d'ufficio nella vicenda P3, che si impegnava a restituire 50mila euro in due tranche all'imprenditore.