Cronache
Schengen, Il viceministro: "Nessuna sospensione, non diciamo cazzate"
"E' una sciocchezza, perché solo chi non conosce le regole europee può dire queste cazzate. Lo dico chiaramente, non diciamo cazzate". Il vice-ministro all'Interno Filippo Bubbico, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, smentisce categoricamente la sospensione temporanea del Trattato di Schengen al Brennero. "I controlli sui documenti sono già previsti dal Trattato e quindi ora non creiamo tempeste mediatiche e non diciamo cazzate. Periodicamente e maniera conforme alle esigenze questi controlli al confine vengono effettuati e quindi non c'è nessuna sospensione di Schengen ma l'esatta applicazione del Tratatto dell'Unione e dello stesso Schengen". E infine: "La Germania non ha chiesto nulla all'Italia in tal senso", precisa Bubbico.
Nelle ora precenti di era diffusa la voce che la Germania, avesse chiesto all'Italia di ripristinare i controlli al confine del Brennero e a sospendere temporaneamente gli accordi di Schengen per la libera circolazione dei cittadini nell'Unione europea e che Roma avesse risposto positivamente.
La legislazione italiana per il permesso di soggiorno e'contraria alla direttiva europea sullo status dei cittadini di paesi terzi per soggiorni di lungo periodo, perche' il costo del permesso e' troppo alto. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea, che "boccia" la richiesta agli extra-comunitari di pagare un contributo variabile tra gli 80 e i 200 Euro per il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno, definendola "sproporzionata rispetto alla finalita' dalla direttiva": in questo modo, si legge nella sentenza, "puo' creare un ostacolo all'esercizio dei diritti" riconosciuti a livello comunitario.
"L'Europa, tutta insieme, deve gestire le politiche di rimpatrio, quindi deve dire: Caro paese Sudan, Niger, faccio degli esempi, noi seguiamo un accordo, ti diamo un aiuto di cooperazione internazionale, ti portiamo investimenti e finanziamenti per lo sviluppo, tu pero' le persone che sono venute qui e che non possono stare te le riprendi e ti mandiamo il charter a spese europee". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi intervistato a Rtl 102.5. "Questa e' la posizione che il Governo Italiano tiene da sei mesi, una politica europea. Dopo quello che e' avvenuto, finalmente, anche se drammatico, perche' sono accadute cose drammatiche, a Calais, a Vienna, in Macedonia, in Ungheria, e ovviamente le vicende del Mediterraneo e la Grecia, improvvisamente sembra che l'Europa si sia svegliata", continua Renzi che, poi, annuncia un incontro con il premier Maltese, Joseph Muscat: "Domani con il Primo Ministro di Malta, Joseph Muscat, faremo delle proposte insieme ancora una volta, noi abbiamo bisogno di una politica europea che tenga insieme sia l'accoglienza di chi ha diritto, che il rimpatrio di chi non ne ha, ma nello stesso tempo di cercare di salvare piu' vite possibili", sottolinea il premier: "Quando vedo un bambino chiuso nella stiva, non e' che penso 'ah ma non lo salvo senno' perdo un voto', non me ne frega nulla, e' un bambino, potrebbe essere mio figlio, vostro figlio. Poi devo creare le condizioni, andando in Africa, perche' la cooperazione internazionale economica funzioni, ecco perche' dico che su questo tema ci metto la faccia".