Cronache
Scissione nei moderati di Unicost. Infante: “Appiattiti sulla sinistra”
L’ex segretario Unicost Enrico Infante guida la "scissione" dalla corrente moderata dell’Anm
"Ripudiano il collateralismo verso qualsiasi parte politica". Per questo motivo Enrico Infante e altri magistrati, lasciano Unicost per raccogliersi nel "Movimento per la Costituzione" in vista delle prossime elezioni, alleandosi con Magistratura indipendente. Al Corriere della Sera, l'ex segreatrio di Unicost cita il nuovo manifesto firmato dallo stesso Enrico Infante, Enrico Pavone, ex presidente Anm di Milano, e Antonio Sangermano, ex vice presidente Anm: "Vogliamo unire i magistrati moderati in un campo culturalmente pluralistico".
"Ci abbiano provato molto nei mesi scorsi, ma non ci è stato permesso. A lungo ci siamo riconosciuti in quel gruppo al cui interno ci sono molte sensibilità diverse - risponde Infante alla domanda se non si poteva cercare una mediazione dall'interno visto che la corrente dei moderati esiste già- ma Unicost negli ultimi anni si è appiattita sulle posizioni di Area (corrente più progressista, ndr), che sono degnissime, ma lontane dall’identità originaria di Unicost e che impongono all’Anm critiche ad una certa parte politica, sempre la stessa, quasi fosse un movimento di opposizione".
E sempre sul Corriere della Sera, un chiarimento sulla collocazione della corrente, stanno strizzando l’occhio alla destra? "No, vogliamo costituire un’alternativa con una logica ribaltata. Loro mettono in primo piano un posizionamento politico a sinistra, il collateralismo ideologico, noi vogliamo affrontare le questioni legate alla terzietà istituzionale del magistrato, all’efficienza del servizio giustizia e soprattutto ai valori costituzionali. I magistrati non devono essere un movimento culturale di opposizione, ma un gruppo di professionisti che si interrogano sulla loro funzione e sul loro servizio. Un magistrato nel segreto dell’urna vota come ritiene, ma se si ritrova in questi valori potrà contribuire con noi a un polo moderato che potrà sempre criticare le iniziative della politica, ma a seconda del contenuto, non della loro provenienza".