Cronache
Scuola, Azzolina assicura: ‘Riaprire a settembre è l’obiettivo del governo’
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha ribadito in Senato che la riapertura delle scuole a settembre è una priorità per il governo, che ci sta lavorando con tutte le energie, per renderla possibile in situazione di sicurezza per tutti, docenti, studenti e di tutti coloro che ci lavorano.
"La riapertura delle scuole a settembre e la ripresa dell’attività didattica in presenza sono una esigenza per gli studenti e per loro famiglie e un obiettivo condiviso da tutto il governo". Lo ha ribadito in question time al Senato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.
"In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico - ha assicurato la ministra - verranno fornite a tutte le scuole precise indicazioni operative, flessibili rispetto alle caratteristiche di ciascuna istituzione scolastica. Al fine di reperire le necessarie risorse finanziarie, il governo, nel decreto legge Rilancio, ha disposto un Fondo per l'emergenza epidemiologica, con uno stanziamento di un miliardo di euro in due annualità.
Lo stesso decreto ha incrementato il Fondo per il funzionamento delle scuole statali di 331 milioni per interventi volti a garantire lo svolgimento del prossimo anno scolastico in condizioni di sicurezza rispetto alla situazione epidemiologica".
"In tema di edilizia scolastica - ha proseguito - il decreto Rilancio ha previsto misure di semplificazione amministrativa per consentire agli enti locali proprietari degli immobili di operare celermente. Peraltro, nella fase di conversione del decreto legge 22/2020, è stato ieri approvato in VII Commissione, qui, al Senato, un emendamento importante.
I sindaci e i presidenti di Provincia, infatti, avranno poteri commissariali al fine di porre in esser velocemente quanto necessario per portare a termine i lavori di edilizia scolastica. In merito alle scuole paritarie - ha concluso Azzolina - va menzionato che l’articolo 233 del decreto legge numero 34 del 2020 ha stanziato appositi finanziamenti straordinari, pari a complessivi 150 milioni di euro. Ciò dimostra la volontà del governo di tutelare tutti i nostri studenti, rispettando la libertà di scelta educativa delle famiglie".