Cronache
Senza dimora, una morte al giorno nel 2022
I dati inediti pubblicati dal report della Fio.PSD
Senza dimora, una "strage invisibile": da gennaio 2022, una morte al giorno
Quest’anno, dal 1 gennaio a oggi sono morte 50 persone senza dimora, vale a dire una persona al giorno. L’allarme lo ha lanciato la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora (fio.PSD), che ha pubblicato online “La strage invisibile”, un dossier sulle morti dei senza tetto. Non sono soli i dati parziali del 2022 a essere drammatici: nel 2020 ci sono stati 208 morti senza dimora, nel 2021 i decessi sono stati 246.
Infatti, sono oltre 450 le persone senza dimora che tra il 2020 e il 2021 hanno perso la vita in condizioni di povertà estrema. Sebbene il tema dei senza tetto diventi cruciale nei mesi invernali, le morti si verificano durante tutto l’anno. Nel testo si legge: “Ogni anno, all’arrivo delle prime giornate di freddo invernale, siamo chiamati, noi e i nostri 145 Soci sul territorio, a trattare il tema delle morti delle persone senza dimora in Italia. Lo facciamo per lo più rispondendo ad articoli di giornale o interviste radiofoniche e rilanciando, sempre puntualmente, l’appello sulla necessità di agire per cambiare il sistema di intervento alla homelessness”.
Il rapporto, che presenta dati inediti, “è un lavoro di raccolta dati desk a cura di un operatore sociale che lavora da anni nel settore della grave marginalità. Le fonti utilizzate sono: cronache di giornali, rete internet, notizie circolate tra colleghi nel settore lavorativo. Le informazioni raccolte sono state catalogate per giorno, mese, anno, stagione e cause del decesso. Nome e cognome, genere, età, luogo e città del decesso”, così si legge nel report.
Senza dimora, i dati dei decessi
Il rapporto della Fio.PSD spiega che la causa principale della morte dei senza dimora non è il freddo e che “nelle ultime quattro stagioni 79 sono deceduti d’inverno, 53 in primavera, altri 53 in estate e 60 in autunno”. Un altro dato interessante riguarda il profilo dei deceduti, come si legge dal report “il 92% delle persone senza dimora decedute tra il 2020 e il 2021 erano uomini e per due terzi stranieri, con un’età media di 49 anni”. Si tratta di persone adulte, che spesso versano in uno stato di sofferenza, isolamento e degrado.
Nel rapporto si legge che il 60% dei decessi è avvenuto per incidente, violenza o suicidio mentre il restante 40% può essere attribuito a motivi di salute. “La salute delle persone senza dimora è uno degli aspetti più importanti su cui da anni i servizi del lavoro sociale provano a lavorare - cita il testo -. Eppure l’accesso ai servizi di cura o l’avvio di percorsi di prevenzione sono ad oggi difficilissimi da realizzare”.
Roma e Milano, le città con maggior concentrazione di decessi
Il maggior numero di decessi si è verificato a Roma e Milano, le due città italiani con il più persone senza dimora assistite da centri e servizi territoriali. Secondo il rapporto, a Roma sono decedute 34 persone nel 2021 (14%), mentre a Milano 18 (7,4%). “A livello provinciale, un terzo dei decessi (32%) si concentra tra le province di Roma (18%), Milano (9,8%) e Napoli (4%) – specifica il rapporto -. Se guardiamo alla distribuzione per macroarea geografica dei decessi, i dati raccolti mostrano un fenomeno diffuso in tutta Italia. Ad eccezione del Nord Est (14%), su 246 decessi, un terzo avviene al Sud, un terzo avviene al Nord-Ovest e poco più di un terzo al Centro Italia”.
Cristina Avonto, presidente Fio.PSD afferma: “Oggi avere una casa rappresenta la base sicura per poter vivere e partecipare attivamente alla vita sociale di una comunità. Non averla significa compromettere buona parte dei diritti di cittadinanza e di integrazione. Serve un sistema organico di intervento che interrompa una così silenziosa strage.”
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